Milano - Un freno alla corsa verso il nulla intrapresa dal governo Renzi. Il «No» al referendum è stato ribadito in ogni forma alla fine della tre giorni organizzata da Fratelli d'Italia a Milano. Troppe le questioni di sostanza e di forma. Tutti limiti evidenziati da Ignazio La Russa, cofondatore del partito di Giorgia Meloni, e dagli altri ospiti.
«Dal punto di vista dei contenuti la riforma toglie potere ai cittadini - sintetizza l'ex ministro - poi diciamo che abbiamo accettato il guanto di sfida di Renzi che ha detto che se non passa il referendum si dimette». Altri come il senatore di Forza Italia Mario Mantovani hanno ricordato come per la sanità lombarda il «Sì» significherebbe «un livellamento verso il basso». La centralizzazione di questi servizi porterebbe la Regione a uniformarsi al resto del Paese dove mediamente gli standard qualitativi sono più bassi. Paolo Del Debbio, noto volto televisivo, intervistando La Russa ha ricordato come il tema periferie sia sparito dalle agende all'indomani delle elezioni. E proprio sul territorio inizierà una campagna martellante per il «No»: «Nei prossimi giorni - ha annunciato Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione - nelle vie e nelle piazze di Milano, Fratelli d'Italia dirà ad alta voce no al referendum e no all'immigrazione incontrollata voluta da Renzi e Alfano che sta travolgendo Milano e la Lombardia».
Paolo Grimoldi, segretario leghista, ha rimarcato la necessità di combattere una «riforma che fa schifo anche perché è stata votata alle 5 del mattino». E soprattutto in regioni come la Lombardia dove un «elettorato un po' stordito» sembra, secondo gli ultimi sondaggi, che sia orientato verso il «Sì». Daniela Santanchè, Fi, ha annunciato che «è finito il tempo delle porte girevoli, oggi bisogna schierarsi con il No e chi non lo fa non deve essere più considerato per future alleanze, come quelli che in Forza Italia hanno dimenticato la battaglia contro quella parte di magistratura che non garantisce una buona giustizia».
Tema toccato anche dall'avvocato Paola Frassinetti, coordinatrice regionale di Fdi: «Le pile di sfratti accumulati nei tribunali raccontino un Paese diverso da quello di cui parla Renzi». Solo l'ultimo «No» per Renzi e la sua visione.
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