Guerra in Ucraina

A febbraio vertice unitario Europa-Ucraina. "Si farà a Kiev"

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha proposto ieri di organizzare una riunione congiunta a Kiev, nella prima settimana di febbraio

A febbraio vertice unitario Europa-Ucraina. "Si farà a Kiev"

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha proposto ieri durante il Collegio dei commissari a cui ha partecipato anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, di organizzare una riunione congiunta a Kiev, nella prima settimana di febbraio, tra l'esecutivo comunitario e il governo ucraino. Almeno 10-15 commissari europei dovrebbero essere presenti a Kiev anche se per evidenti motivi di sicurezza, non ci sono troppi dettagli sul vertice che sarà «un incontro separato» rispetto al già annunciato summit Ue-Ucraina del 3 febbraio.

Nel frattempo, Unione europea e Nato hanno deciso di creare una task force comune per tutelare le infrastrutture definite di importanza critica. «Oggi lanciamo la task force Ue-Nato per la resilienza delle infrastrutture critiche», ha detto von der Leyen. «Il sabotaggio del gasdotto Nord Stream ha dimostrato che dobbiamo essere pronti e che dobbiamo affrontare questo nuovo tipo di minacce. Lavoreremo fianco a fianco, riferiremo i nostri risultati agli Stati membri e agli alleati. Si tratta di condivisione di informazioni, di buone pratiche e, naturalmente, di allerta precoce e di competenze condivise», ha concluso von der Leyen.

La presidente della Commissione europea, insieme a Stoltenberg ha affrontato anche il tema della difesa europea «Sappiamo che i nostri avversari e i nostri concorrenti utilizzano tutti gli strumenti possibili per sfidarci e per minare la nostra sicurezza. Hanno paura della nostra apertura, della nostra trasparenza, delle nostre democrazie. Cercheranno quindi di sfruttare il più possibile questi valori e, naturalmente, cercheranno di sfruttare le nostre interdipendenze», ha detto Von der Leyen. «È importante restare uniti e rafforzare la nostra resilienza complessiva.

Dobbiamo potenziare le nostre capacità di difesa in Europa, perché sappiamo tutti che una difesa europea più forte renderà più forte anche la Nato».

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