Follia dei comunisti: ​"Marchionne in Siberia"

Il leader del Partito Comunista, Marco Rizzo, pubblica su Fcebook un'immagine choc: "Delocalizziamo l'ad della Fiat in Siberia". Una macabra allusione ai gulag

Il manifesto choc comparso sulla pagina Facebook di Marco Rizzo
Il manifesto choc comparso sulla pagina Facebook di Marco Rizzo

Una di quelle minacce che non si vorrebbero mai sentire, neppure per scherzo. Soprattutto se postate sulla pagina Facebook di un politico.

Eppure chi si fosse trovato a fare un giro sul profilo del leader del Partito Comunista Marco Rizzo avrebbe visto un'immagine choccante: la foto di Sergio Marchionne con l'inquietante didascalia: "La delocalizzazione che ci piace. Marchionne in Siberia."

Quindi, come non bastasse: "Il lavoro non è un privilegio, la vera crisi è il capitalismo. La soluzione non è licenziare gli operai, ma delocalizzare i padroni." La protesta fa riferimento ai cinque presunti "licenziati politici della Fiat", nello stabilimento di Pomigliano.

I cinque erano stati licenziati dopo aver inscenato il suicidio di Marchionne, dopo il suicidio di un'operaia in cassa integrazione.

Oggi il post di Rizzo. Un'uscita incongrua che certo non contribuirà a distinguere gli animi.

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