Soldi da Nicola Zingaretti (da ex presidente della Regione Lazio) per studiare la solitudine degli anziani. Enti pubblici, università e ministeri: la Fondazione (Giuseppe Di Vittorio) della Cgil fa incetta di fondi pubblici e progetti. La struttura, controllata al 100 % dal sindacato e nel cui Cda siede Maurizio Landini, è un altro canale per drenare soldi dallo Stato alla Cgil. Il Giornale è in grado di ricostruire il fiume di denaro arrivato nella Fondazione Di Vittorio negli ultimi tre anni grazie a una rete collaudata: una cifra pari a un milione e 200mila euro. Nel 2022 la Fondazione si è portata a casa 410mila euro di fondi pubblici. Otto progetti grazie ad accordi con il Politecnico di Milano, il ministero del Lavoro, ministero dell'Interno e dei Beni culturali. Il pezzo più importante della torta è il finanziamento di 190mila euro che arrivano dall'Inail. È un progetto di formazione per le piccole e medie imprese. Altri 161 mila euro arrivano dal ministero dell'Interno, grazie ai fondi europei Fami, per un progetto di prevenzione e di contrasto delle violenze a danno di minori stranieri. Qui l'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Università di Bari.
Un altro progetto e un'altra Università: il Politecnico di Milano. La cifra è pari a 27mila euro. La Fondazione è chiamata a confrontarsi sui nuovi modelli organizzativi del lavoro digitale. Altri 40mila euro arrivano dal ministero dei Beni culturali per il sostegno alle Biblioteche. Ricordiamo che la principale funzione della Fondazione è quella di custodire il patrimonio libraio della Cgil. Ovviamente, grazie ai fondi pubblici, l'attività devia su altri obiettivi.
Nel 2023 va peggio: la Fondazione Di Vittorio porta a casa appena 160mila euro di fondi pubblici. La rete non cambia: ministero dell'Interno, del Lavoro e Inail. Altri 26mila euro arrivano dal Politecnico di Milano per uno studio sugli effetti del Covid sul mondo del lavoro. Il 2024 l'ente collegato alla Cgil fa il botto di fondi pubblici: 650mila euro. Lo stanziamento più cospicuo arriva grazie al ministero del Lavoro: 498mila euro, direttamente nelle casse della Fondazione, per il progetto Discuss. Un progetto per formare i sindacalisti della Cgil. Ma non paga il sindacato di Landini. Bensì lo Stato, attraverso il ministero del Lavoro. Nel 2024 la lista è lunghissima. Da Milano a Perugia. La rete nell'università degli uomini di Landini funzione alla perfezione. L'Ateneo di Perugia versa sui conti della fondazione Di Vittorio 28mila euro, per esplorare nuove strade nel mondo del lavoro. Altri 77 mila euro arrivano dall'Inail e 34 dal ministero dei Beni culturali per iniziative di sostegno ai libri. Anche se con un piccolo contributo, pari a 11mila euro, non manca all'appello il Politecnico di Milano. Il sistema è abbastanza oleato. La rete è collaudata. La Fondazione, che serve anche a distribuire incarichi ai dirigenti Cgil, vive grazie ai fondi statali.
Al vertice della Fondazione c'è Francesco Sinopoli. Chi è? Arriva dal sindacato Cgil scuola, di cui è stato segretario generale. Dopo la parentesi in Cgil-Scuola Landini l'ha piazzato al timone della Fondazione. Come un partito costruito su una rete di fedelissimi. Se si va indietro negli anni si scoprono altri finanziamenti. A cavallo tra i governi Conte due e Draghi, la fondazione ha incassato più di 1 milione di euro per le sue "svariate" attività. Si va dai workshop per lo sviluppo sostenibile alla formazione degli attori sociali, fino alla violenza contro i minori stranieri.
Anche la Regione Lazio, durante l'era Zingaretti, ha aperto i cordoni della borsa.
Il 22 luglio del 2020 LazioInnova, una società in house della Regione Lazio che si occupa di internazionalizzazione delle imprese, ha staccato un assegno di 21mila e 179,02 euro alla fondazione Cgil per il progetto MySoli. Lo scopo dell'iniziativa era quello di combattere la solitudine degli anziani.