La «contromanovra» di Forza Italia sarà presentata alla convention di Milano, organizzata dalla capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini. «Il governo si fermi e cambi rotta, modifichi la manovra finché si è ancora in tempo, invece di spaventare mercati e investitori», avverte Antonio Tajani, numero 2 degli azzurri e presidente dell'Europarlamento.
E Renato Brunetta, responsabile del dipartimento economia di Fi, dice: «La crisi italiana del debito sta sempre di più assumendo le sembianze della crisi greca del 2009. Il fatto di avere al governo dei populisti, sovranisti, anti-establishment, anti-Europa come gli esponenti di Lega e 5Stelle si sta trasformando in una crisi permanente per gli italiani».
Le misure alternative alla manovra, ispirate al programma del centrodestra, le stanno studiando un gruppo di parlamentari, e gli Stati generali azzurri di Milano saranno l'occasione per un confronto con le categorie produttive, gli imprenditori, i professionisti, i sindacalisti, gli amministratori locali, con l'obiettivo di completare anche quel «Manifesto delle libertà», lanciato alla convention di Fiuggi da Silvio Berlusconi. Il leader doveva chiudere domenica la manifestazione, dopo l'intervento di Tajani, ma dovrebbe andare a Sochi per festeggiare i 66 anni di Vladimir Putin, che gli ha confermato l'invito il 29 quando gli ha telefonato per fargli a sua volta gli auguri per il compleanno numero 82.
A Milano si parlerà di «crescita felice», da opporre alla decrescita altrettanto felice e all'assistenzialismo del M5S. «Nella manovra - dice la Gelmini, nella conferenza stampa a Montecitorio - il programma di centrodestra non c'è. Tra i due vicepremier, Di Maio vince su Salvini 2 a 0 e porta a casa una spesa gigantesca e improduttiva, mentre la pace fiscale è in discussione, la flat tax è diventata omeopatica, perché di fatto riguarda un milione di persone».
Si preparano le contromisure anche se la legge di Bilancio è ancora fantasma, sottolinea il portavoce dei gruppi Fi Giorgio Mulè: «Gli annunci hanno già fatto molti danni, ma non si conoscono i numeri del Def e la nota di aggiornamento non è stata presentata al Parlamento». Però, spiega il vicepresidente vicario alla Camera Roberto Occhiuto, per la contromanovra targata Fi c'è «un capitolo già ben definito, per contrastare la parte più assistenzialista, il reddito di cittadinanza, che non si occupa dei problemi del lavoro e del sottosviluppo, soprattutto del Sud. Abbiamo una serie di proposte chiare e alternative che prevedono interventi mirati per uno shock fiscale, utilizzando i fondi comunitari, spesi male o affatto, utilizzando coperture esistenti e senza fare nuovo debito».
Ma all'incontro milanese si farà anche il punto sul rilancio del partito. Al tavolo con la Gelmini siedono il responsabile organizzativo azzurro, Gregorio Fontana e Alberto Barachini, presidente della Commissione Vigilanza Rai, ricorda che il 70% dei parlamentari è stato rinnovato (lui è una delle new entry) e che Fi deve prepararsi alla sfida della nuova comunicazione, quella «post-tv, perché dall'era dello storytelling siamo passati a quella della percezione pura, in cui è facile distorcere la verità». C'è anche Matteo Perego, uno dei volti nuovi della Camera, di cui si parla come prossimo coordinatore di Fi in Lombardia.
Le nomine dei coordinatori regionali, da rinnovare per metà, sono molto attese. Sono state fatte quelle dei capi-dipartimenti e, spiega Alessandra Gallone, «sul territorio saranno individuati degli esperti in ogni settore, per completare il Manifesto».
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