L’ansia da prestazione (elettorale) ha spinto l’attuale governatore dell’Emilia-Romagna, e ricandidato alla carica il prossimo 26 gennaio alla testa di un’ampia coalizione di centro-sinistra, Stefano Bonaccini a compiere un clamoroso passo falso che ha causato la violazione della privacy di bambini innocenti trascinati, loro malgrado, nella contesa politica.
L’errore, per il quale al momento non si segnalano ancora scuse ufficiali da parte né di Bonaccini né del suo staff, ha coinvolto gli scolari di una classe di Piumazzo, frazione di Castelfranco Emilia in provincia di Modena, ed è stato segnalato dalla maestra andata su tutte le furie per quanto accaduto.
Il governatore con l’intento di elogiare il gesto di una seconda elementare di Cesena che si è vaccinata in massa contro l'influenza per consentire a un compagno affetto da leucemia linfoblastica acuta di tornare a scuola senza rischi, ha pubblicato la foto di un'altra classe in cui molti alunni, oltre a non essere legati alla vicenda, sono ben riconoscibili in viso. Il tutto in barba a ogni normativa sulla privacy e, probabilmente, senza chiedere il permesso né ai genitori dei diretti interessati né all’insegnante.
L’incauto Bonaccini ha affiancato alla foto incriminata un articolo di Repubblica dal titolo:“Cesena, intera classe si vaccina contro l'influenza per permettere al compagno di tornare a scuola”. Al post non poteva mancare un suo commento politico che esprime l’idea della regione che vorrebbe: “L’Emilia-Romagna che ho in mente è fatta così. Grazie ai fantastici bambini e alle loro splendide famiglie”.
In fondo tutto è utile in vista del voto di gennaio. Un appuntamento importante anche per le sorti del governo Conte. Perché se cade questa roccaforte rossa nulla più sarà come prima.
Ad accorgersi del clamoroso errore è stata Patrizia Piccinini, proprio l'insegnante presente, a sua insaputa nella foto. “Sono venuta a conoscenza casualmente del post pubblicato da Bonaccini”, ha dichiarato la maestra che ammette di non aver “idea di chi possa aver fatto quella foto e perché sia stata diffusa, per di più senza il consenso. Queste cose non le accetto”. E poi il clamoroso colpo di scena: “Inoltre io sono della Lega”.
“Perché i professionisti della privacy stavolta non si scandalizzano?”, si chiede Marco Lisei, consigliere comunale bolognese di Fratelli d'Italia. “Ci attendiamo che le anime belle si prodighino nel censurare Bonaccini come hanno fatto strumentalmente in questi giorni nei confronti di chi ha denunciato gli squilibri del sistema di assegnazione delle case popolari. Se così non fosse- ha aggiunto Lisei -ci troveremo di fronte all' ennesimo episodio di doppia morale delle Sinistre, sempre pronte a fare la predica a tutti senza alcun titolo”.
Sulla vicenda è intervenuto l’avvocato Massimo Melica, esperto di privacy, che ad Affaritaliani ha rilasciato un commento molto dure:“Forse il governatore è stato preso dalla fretta e dalla discutibile retorica buonista”.
Lo stesso Melica ha poi aggiunto che “occorre fare molta attenzione quando si usano fotografie di minori d’età soprattutto per fini politici e soprattutto se decontestualizzate dal diritto di cronaca”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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