Gaza, 200 vittime sotto i raid. "Vendicheremo i bimbi uccisi"

In risposta ai razzi incessanti di Hamas, Israele prosegue con i missili. Le minacce di vendetta della Jihad islamica

Gaza, 200 vittime sotto i raid. "Vendicheremo i bimbi uccisi"

La rabbia e la violenza non si placano in Israele. Ieri poco dopo mezzogiorno, i militanti di Gaza hanno lanciato razzi contro Ashkelon, Ashdod, Netivot e altre parti nello Stato ebraico centrale e meridionale. Ad Ashkelon, un razzo ha colpito direttamente una sinagoga. Le riprese video della scena hanno mostrato gli israeliani che lodavano Dio per il «miracolo» perché il missile ha mancato di qualche centimetro i rotoli della Torah. Altri due razzi hanno distrutto cinque auto e una casa. Uno ha centrato una casa in costruzione ad Ashdod. Un altro ancora è atterrato vicino a un supermercato a Beersheba. La raffica rabbiosa era anche una risposta al tentativo dell'esercito israeliano di decapitare la leadership di Hamas. L'aviazione ha confermato di avere colpito l'abitazione del capo dell'ufficio politico nella Striscia, Yahya Sinwar e di suo fratello Muhammad. «Entrambi gli edifici - ha precisato l'esercito - erano utilizzati come infrastrutture militari da parte di Hamas».

I raid hanno scosso l'intera Striscia. Per tutta la giornata le squadre di soccorso hanno lavorato per estrarre corpi e sopravvissuti dalle macerie dopo il bombardamento nella notte nella via al-Wahda, nel centro di Gaza. Secondo un bilancio provvisorio ci sarebbero almeno 33 morti, fra cui 12 donne e 8 bambini. I feriti sono oltre 50. Nelle ultime ore alcune persone sono state estratte in vita dalle macerie, ma si prevede che il bilancio delle vittime possa salire. È stato martellato anche l'ingresso del principale ospedale di Gaza, Al-Shifa, e due medici sono morti. La Jihad islamica ha detto di voler «vendicare il sangue dei bambini uccisi» e Hamas ha ripreso a bombardare con intensità le località israeliane vicine alla Striscia.

Nella nottata sono stati 130 i razzi lanciati da Gaza su Israele, anche su Tel Aviv e nel centro del Paese. Il bombardamento israeliano ha sfiorato pure l'edificio che ospita l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Il direttore Matthias Schmale ha scritto in un tweet: «Dio aiuti il popolo di Gaza negli ultimi 45 minuti bombardamento vicino al nostro edificio». Sono poi arrivati i commenti della comunità internazionale. «Quest'ultimo ciclo di violenza spinge più lontano ogni speranza di coesistenza e pace», ha precisato il segretario generale Antonio Guterres alla riunione del Consiglio di Sicurezza. L'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha convocato per martedì un vertice straordinario dei ministri degli Esteri Ue.

La tensione però per ora non si allenta. Sette militari israeliani sono stati travolti da un'automobile guidata da un palestinese nel rione di Sheikh Jarrah a Gerusalemme est. L'aggressore è stato «neutralizzato», almeno sei i feriti. E duri scontri si sono verificati anche a Ramallah e Hebron. Nel frattempo, l'ingresso al Monte del Tempio (Spianata delle Moschee per gli arabi) è stato di nuovo vietato ai fedeli ebrei a causa della situazione. Inoltre, due importanti rabbini ortodossi Haim Kaniewski e Gershon Edelstein hanno fatto appello ai «timorati» di «non recarsi al Muro del Pianto» - malgrado ieri sera sia iniziata la festa ebraica di Shavuot - per ragioni di sicurezza.

Dall'inizio dei combattimenti almeno 192 persone sono state uccise a Gaza, tra cui 58 bambini e 34 donne, e 1.235 feriti. Dieci persone, tra cui due bambini, sono state ammazzate invece da attacchi contro lo Stato ebraico. «L'operazione a Gaza richiederà ancora tempo», ha però precisato il premier Benjamin Netanyahu.

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