Gaza City, i tank a tre chilometri dal cuore della città

Rubio: "No alla proposta non ancora ricevuta di liberare metà degli ostaggi"

Gaza City, i tank a tre chilometri dal cuore della città
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I carri armati israeliani sono ormai a 3 chilometri dal centro di Gaza City quando il presidente americano Donald Trump ribadisce alle Nazioni Unite che il riconoscimento dello Stato palestinese sarebbe un regalo a Hamas, ma anche che serve fermare la guerra "immediatamente". Eppure il conflitto e l'avanzata nell'operazione Carri di Gedeone II proseguono fra esplosioni e civili in fuga a Gaza City, mentre il segretario di Stato americano Marco Rubio rigetta la proposta di Hamas per una tregua di 60 giorni e il rilascio della metà degli ostaggi. La lettera del gruppo palestinese che Fox News ha svelato dovrebbe essere consegnata al presidente americano nei prossimi giorni, e sarebbe ora nelle mani del Qatar, non è ancora arrivata al destinatario (Trump) ma viene già rispedita al mittente (Hamas). "Non so a chi abbiano consegnato quella lettera. Non ha importanza, però, perché il presidente è stato chiaro - ha spiegato Rubio - Vuole che tutti i 48 ostaggi vengano liberati, compresi i 20 vivi e i 28 deceduti". Trump "avrebbe rifiutato l'offerta se fosse arrivata, ma non abbiamo visto quella lettera", ha sottolineato il capo della diplomazia Usa.

Nulla sembra dunque fermare il conflitto nella Striscia di Gaza, nonostante il pressing alle Nazioni Unite per il riconoscimento dello Stato palestinese. Hamas plaude all'iniziativa, spiega che non accetterà il disarmo e risponde a Trump negando di essere stata un ostacolo al cessate il fuoco. I soldati delle Forze Armate d'Israele (Idf), intanto, proseguono il lavoro contro gli estremisti della Striscia e hanno fatto irruzione nell'ex sito dell'ospedale da campo giordano nel quartiere Tel al-Hawa, dove hanno avviato "operazioni di scavo". Annunciata anche la chiusura, da oggi e fino a data indefinita, del valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, attraverso il quale confluiscono anche aiuti a Gaza. Tutto ciò mentre altre decine di migliaia di civili sono in cammino verso sud per sfuggire all'offensiva su Gaza City. I gazawi che hanno lasciato la città sono ormai 640mila. Ma nell'area ne restano ancora circa 360mila, a rischio della vita. Almeno 37 persone sono morte nei raid fra lunedì e martedì e altre 26 decedute in giornata nella Striscia, secondo fonti di Hamas non verificabili.

Quanto al riconoscimento della Palestina, se la risposta israeliana sarà l'annessione della Cisgiordania, secondo il Wall Street Journal questo potrebbe compromettere anni di sforzi per normalizzare i rapporti tra Israele e il mondo arabo

nell'ambito degli Accordi di Abramo. Proprio nel West Bank ieri un giovane palestinese, Saeed Murad Nasan, è stato ucciso da coloni israeliani che hanno fatto irruzione nel villaggio di Al-Mughayyir, nord-est di Ramallah.

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