
Proteste anti-immigrazione si sono tenute a Manchester e Londra lo scorso weekend, a scandire il primo anniversario dei violenti scontri a sfondo razziale che hanno scosso il Regno Unito nell'agosto 2024. Gruppi di estrema destra e organizzazioni anti-razziste si sono fronteggiati nel centro della capitale, nei pressi di un hotel utilizzato per alloggiare i richiedenti asilo, con la polizia che ha effettuato 9 arresti. Domenica un centinaio di persone, fra cui molte donne, ha protestato nel quartiere finanziario di Canary Wharf dopo la notizia di richiedenti asilo alloggiati in un albergo della zona. Scene che stanno diventando sempre più comuni in un Paese in cui da anni il principale problema politico-sociale, l'immigrazione, i governi in carica non riescono a risolvere.
La scorsa settimana ha sancito un record catastrofico per il governo labourista: oltre 25mila richiedenti asilo sono entrati nel Paese da inizio anno attraversando la Manica: mai prima d'ora questo traguardo era stato oltrepassato così presto. E si moltiplicano le attività politiche del governo Starmer per cercare di contenere il fenomeno e invertire la rotta: è di ieri l'annuncio di un investimento di 100 milioni di sterline per rafforzare il controllo dei confini attraverso più agenti e tecnologia. Nel weekend la ministra dell'Interno ha dichiarato una revisione del sistema di appello per le richieste di asilo al fine di alleviare la pressione sugli hotel utilizzati per alloggiare gli immigrati; si è inoltre scagliata contro le università che vedranno tagliati i fondi governativi se non troveranno un modo per ridurre il numero di studenti internazionali che si iscrivono per entrare nel Paese e poi non proseguono gli studi. Dovrebbe inoltre diventare operativo questa settimana l'accordo che Starmer ha firmato con il presidente Macron durante la visita di stato a Londra di luglio: uno scambio uno-a-uno di richiedenti asilo tra i due Paesi, fino a un massimo di 50 la settimana, con Parigi che accoglie chi, senza legami familiari, entra illegalmente nel Regno via mare mentre Londra di contro fa entrare un numero equivalente di richiedenti asilo dalla Francia con legami familiari nel Regno. La speranza è che l'accordo funga da deterrente all'attraversamento, visto il rischio di essere poi riportati indietro.
Tuttavia nulla sembra al momento funzionare per invertire la rotta dei flussi in ingresso e togliere munizioni all'arsenale politico di Reform UK.
Il partito di Farage sta spingendo forte sul tema del controllo dell'immigrazione, consapevole che il suo contenimento è la principale domanda sociale del Paese nell'ultimo decennio, che ha prima portato alla Brexit, ha poi accelerato la caduta rovinosa dei conservatori, soffia oggi nelle vele di Reform che da mesi viaggia primo nei sondaggi: 34% secondo Ipsos e SkyNews a giugno, quasi 10 punti in più rispetto ai labouristi, 20 in più rispetto ai conservatori.