Una sorta di manifesto porgrammatico, quello enunciato da Laura Boldrini durante la cerimonia dello scambio di auguri con la stampa parlamentare. Il presidente della Camera ha parlato di voto, referendum, femminicidio e violenza sul web. "Si vota quando il governo non ha più la fiducia del Parlamento - ha specificato - sarà questo il modo per decidere quando si andrà alle urne". Un messaggio che va a colpire direttamente Matteo Renzi che scalpita per andare al voto in primare. È l'ennesima giravolta della Boldrini che, dopo un periodo da renziana, torna la pasionaria al servizio della sinistra radicale.
Durante la cerimonia dello scambio di auguri, la Boldrini ha invitato a Montecitorio le persone colpite dal terremoto per il concerto di Natale: "Mi sembrava un segnale di attenzione invitare a Montecitorio - ha spiegato - sono consapevole che sarà un Natale difficile. Faremo un brindisi tutti quanti insieme nel Transatlantico". Aldilà dei convenevoli, però, l'incontro con la stampa parlamentare diventa l'occasione per rispondere al ministro del Lavoro Giuliano Poletti che, giusto ieri, aveva parlato di elezioni prima del referendum sul Jobs Act. "Aspettiamo la Corte costituzionale", ha messo le mani avanti il presidente della Camera invitando il governo a non "fare le elezioni prima del dovuto" per "evitare il referendum" sulla riforma del lavoro. "Sarebbe inopportuno", ha sentenziato la Boldrini.
"Tra i compiti del nuovo governo - ha sottolineato - c'è sicuramente la legge elettorale". Ma, a suo dire, il compito di Paolo Gentiloni e compagni deve andare oltre. Non contempla il voto. Per lei gli italiani non possono ancora andare a votare. "Io ho apprezzato che Gentiloni abbia detto che il governo accompagnerà il Parlamento in questo sforzo. È giusto che sia il Parlamento a elaborare la legge elettorale. Ma - ha avvertito - le riforme non possono essere l'unico mandato di un governo, ci sono le questioni sociali.
È importante portare avanti le questioni sociali, spero che il governo metta al primo posto le questioni sociali". Questo perché, nella sua visione, non c'è spazio per le elezioni. Almeno non nell'immediato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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