Politica

Le tensioni con la Lega, poi l'ok unanime: il dl che riapre l'Italia

Consiglio dei ministri interrotto per circa un quarto d'ora. Il Carroccio aveva chiesto di eliminare subito l'obbligo di esibire il green pass per consumare nei ristoranti al chiuso

Prima le tensioni con la Lega, poi l'ok unanime del Cdm all'allentamento delle misure

Un piccolo inciampo è stato riscontrato nel corso del Consiglio dei ministri, che nel pomeriggio si è riunito per dare il via libera al nuovo decreto che contiene la road map di allentamenti delle norme contro il Covid-19. Mentre tutti i partiti erano allineati alle indicazioni arrivate dalla cabina di regia di questa mattina, dalla Lega è arrivato qualche distinguo per quanto riguarda la rimodulazione del green pass: il Carroccio aveva chiesto di adottare una linea meno rigida e più aperturista su questo fronte, puntando a togliere l'obbligo del certificato verde il prima possibile. Comunque alla fine è arrivato il via libera all'unanimità.

Cdm sospeso

Il Cdm, dopo circa un'ora dall'inizio, è stato sospeso ed è ripreso in seguito a una pausa di un quarto d'ora. Un'interruzione legata alla necessità di risolvere "un tecnicismo" del decreto. Per questo sarebbe stato necessario un approfondimento, di natura non politica ma meramente tecnica. Sta di fatto che la Lega non ha nascosto il proprio malumore, sollevando dubbi sull'obbligo di mostrare il green pass nei ristoranti e nelle sale al chiuso fino 30 aprile.

I malumori della Lega

La Lega, raccontano alcune fonti presenti alla riunione, avrebbe chiesto di prevedere subito lo stop al certificato verde rafforzato anche al chiuso: da qui il malumore dei leghisti per la data del primo maggio, considerata troppo in là. Nello specifico il ministro del Turismo Massimo Garavaglia in Cdm ha sottolineato alcune "incoerenze", come il green pass al ristorante e non in albergo: la proposta era quella di eliminare l'obbligo del certificato verde per i ristoranti anche al chiuso.

Il Carroccio teme che il mantenimento del green pass nei luoghi al chiuso possa provocare comunque una serie di problemi ai gestori e ai proprietari di ristoranti: l'auspicio è che si possa rivedere ulteriormente la misura prima di Pasqua. La Lega, fanno sapere fonti di governo citate dall'Agi, insisterà pure sulla necessità di mettere fine a quelle che considera delle vere e proprie "discriminazioni" tra chi è vaccinato e chi ha deciso di non sottoporsi alla somministrazione del siero anti-Covid.

Ecco la novità: dal primo aprile i turisti stranieri in Italia potranno entrare nei ristoranti anche con green pass base. È stata anticipata la data per i soli turisti stranieri in Italia, mentre per i cittadini italiani continuerà a essere chiesto quello rafforzato fino al primo maggio nelle sale al chiuso. Un distinguo per incentivare il turismo, uno dei settori più colpiti dalla pandemia.

Il partito di Matteo Salvini comunque può contare su un altro risultato raggiunto: a scuola andranno in didattica a distanza solo gli alunni in isolamento perché contagiati e non più anche i contatti stretti. Un modo che pone fine alla distinzione tra alunni vaccinati e non vaccinati.

Le parole di Draghi

Il premier Mario Draghi in conferenza stampa ha assicurato che il Consiglio dei ministri "è andato bene" ed è "stato tranquillo". Il capo del governo ha confermato la disponibilità ad anticipare provvedimenti e a prenderne altri particolari, "ma sempre guardando la curva epidemiologica".

Poi Draghi ha risposto a una domanda sull'affondo del presidente spagnolo Pedro Sanchez contro Marine Le Pen e Matteo Salvini: "C'è una gran differenza tra i nomi che lei ha fatto.

Salvini sostiene un governo europeista, questo è un fatto".

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