Il linguaggio è così oscuro che una sola cosa appare chiara: tentarle tutte per fermare «i nuovi barbari». In pratica, provare a formare un governo con chi ci sta ed evitare il voto. Nelle ore in cui il M5s è impaurito e stordito, pronto a cercare qualsiasi alleanza pur di allontanare le elezioni, le parole più attese erano quelle di Beppe Grillo e ieri sono infatti arrivate. Con un post pubblicato sul suo blog, il fondatore ha dettato - sempre attraverso metafore, allusioni e perifrasi - la linea politica. Grillo ha parlato di «cambiamenti» e dichiarato che qualsiasi cosa è preferibile alle elezioni anticipate, («Dobbiamo fare dei cambiamenti? Facciamoli subito, altro che elezioni. Salviamo il paese dal resytling grigio-verde dell'establishment che lo sta avvolgendo»). Il post ha come titolo «a coerenza dello scarafaggio» ed è indecifrabile nella prima parte, ma evidente in quella finale con tanto di promessa e autoinvestitura: «Mi eleverò per salvare l'Italia dai nuovi barbari. Non si può lasciare il paese in mano a della gente del genere solo perché crede che senza di loro non sopravviveremmo». Per Grillo la minaccia «barbara» è rappresentata da Salvini che descrive come «nel pieno del suo ciclo di vuoto intamarrimento» e che accusa: «Immagina il Movimento come qualcosa che vive solo grazie a lui! Ma siamo diventati sce..?» Dopo capoversi in cui racconta la sua inquietudine («Me ne stavo lì, in mezzo a un cespuglio, a quasi cento metri dall'acqua fresca, assordato dalle cicale, come fossero il sentore di un nuovo pubblico»), Grillo rivela che una «vocina» lo avrebbe illuminato e indicatogli il percorso da intraprendere: «Sopravviviamo, sopravviviamo... sopravviviamo». Lo ripete tre volte per poi spiegare che il concetto di biodegradabilità (più volte ha scritto che il suo movimento è biodegradabile e un giorno può anche sparire) non significa essere «kamikaze» e che la coerenza del M5s non significa «rigidità». Sono passaggi del testo, rilanciato da Luigi Di Maio, («Beppe è con noi ed è sempre stato con noi») che potrebbero anticipare dei ribaltoni sia in termini di alleanze sia per quanto riguarda le regole identitarie. In queste ore sta maturando l'idea di un governo da formare insieme al Pd Grillo non ne parla esplicitamente e aleggia con sempre più insistenza all'interno del M5s dove qualcuno si azzarda già a chiamarlo «governo del bene comune». Nel suo comunicato, il fondatore del M5s non si limita a gettare a mare il vecchio alleato leghista, ma anche tutto il vecchio centrodestra con cui Salvini potrebbe presto ritrovarsi alleato e che torna a insultare: «Lasciamoci quindi alle spalle Psiconani, Ballerine e Ministri Propaganda a galleggiare come orridi conglomerati di plastica nei mari: per loro quella è vita, una gran vita, per noi soltanto sporcizia». Tra le righe c'è anche un «ForzaCosta!» Si intende il ministro dell'Ambiente e quando si parla di Grillo può avere sempre molteplici significati.
Il post si chiude infine con l'ennesima invettiva contro Salvini e contro quella che ritiene una fuga più che un tradimento: «Salvini sta scappando dal governo e dagli italiani remando nel lago del loro risentimento». Un appello dunque per salvare l'Italia o forse, più semplicemente, per provare a salvare il suo movimento.
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