Nessuna alta uniforme militare. Nessuno sguardo che si incrocia con quello del fratello William. Persino il sospetto, poi rientrato, che non avesse cantato l'inno militare. Il Principe Harry segue alla lettera il protocollo ma torna a spaventare la Corona. Ai funerali di Sua Maestà è stato l'unico membro della famiglia reale, insieme allo zio Andrea, a cui è stato negato di indossare la divisa ai funerali di Stato di Elisabetta II, nonostante gli oltre due mesi e mezzo trascorsi in Afghanistan contro i talebani. Dopo la concessione di papà Carlo III, che alla veglia funebre per la Regina, sabato, gli aveva offerto la possibilità di vestire l'alta uniforme, Harry è stato costretto a tornare nei ranghi, in abiti civili, con le decorazioni militari appuntate al petto, ma senza uniforme, conseguenza della decisione di Elisabetta II, che nel 2020 gli tolse i titoli militari quando lui lasciò gli incarichi nella Famiglia reale. È un colpo che si aggiunge all'esclusione, alla vigilia delle esequie, dal ricevimento per i leader del mondo tenuto a Buckingham Palace, al quale in un primo momento pare fosse prevista la presenza di Harry e della moglie Meghan, poi spariti dalla lista.
Nessuna eccezione, dunque, per il Principe, anche nel giorno più simbolico e solenne, 25 anni dopo il funerale durante il quale Harry fu costretto a camminare dietro al feretro della madre, lui appena dodicenne. Nessuna eccezione, anzi un livellamento con lo zio Andrea, coinvolto nella becera vicenda giudiziaria di abusi sessuali su minorenni del caso Epstein. È il modo, per il nuovo Re Carlo, di marcare la differenza tra i fuoriusciti dalla Famiglia reale e il cerchio ristretto dei membri attivi della Corona. Ma è anche un altro muro alzato tra Harry e il fratello William, un segnale chiaro del padre sovrano, dopo il beau geste di sabato che aveva fatto sperare ma non ha appianato le cose. La vicenda della veglia pare abbia fatto infuriare comunque il Principe dopo che si è accorto che dalla divisa mancava la sigla ER, dal latino Elisabetta Regina, privilegio riservato ai membri «in servizio» nella monarchia. «Un'umiliazione» per il principe, che avrebbe «il cuore a pezzi», consapevole che «rimuovere le iniziali di sua nonna è stato davvero voluto».
Harry aveva spiegato le ragioni della sua uscita di scena due anni e mezzo fa, quel «sentirsi intrappolato e controllato dai media e dal sistema stesso». Un clima irrespirabile. «So che non posso avere dalla mia famiglia quello di cui ho bisogno», aveva denunciato. Ieri è stato ligio al protocollo ma spesso corrucciato, fisicamente vicino al fratello ma profondamente distante. In chiesa, con Meghan, era in seconda fila, come gli sarebbe sempre toccato restare a Londra. Il destino ha voluto che entrambi si trovassero nella capitale quando la Regina è morta. Adesso anche questo sipario cala. Il freddo con Re Carlo rischia di tornare a temperature siderali. Perché è con lui che Harry ce l'ha più di tutti, quel padre poco affettuoso e comprensivo che ha sposato la donna all'origine delle sofferenze di mamma Diana.
«Quando eravamo giovani, mio padre diceva: è stato così per me, sarà così anche per voi - ha raccontato Harry - Ma non ha senso. Perché se hai sofferto, anche i tuoi figli devono soffrire?». Eccolo il ribelle dei Windsor, che come Lady D è pronto a svelare al mondo la faccia nascosta e impresentabile del Regno. Prossimamente in libreria.
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