Hunziker e le altre star. Ecco le adepte pentite in fuga dalle psico-sette

Nicole Kidman, Demi More e Katie Holmes: "Noi, vittime di santoni che puntano ai soldi"

Hunziker e le altre star. Ecco le adepte pentite in fuga dalle psico-sette

Confessa di essere stata «per cinque anni prigioniera di una setta». E poi: «Così mi allontanarono dai miei affetti. Per loro ero una gallina dalle uova d'oro». Ieri il Corriere della Sera ha raccolto lo sfogo psico-intimista di Michelle Hunziker che ha ricordato (e non è la prima volta) un «periodo buio, ormai alle spalle» della sua vita. Si tratta degli anni in cui la Hunziker ha frequentato assiduamente una santona di nome «Clelia», che l'avrebbe alquanto plagiata; tanto che oggi Michelle si sente addirittura in dovere di mettere in guardia i giovani: «I ragazzi si affidino alla famiglia, non ai maestri».

Ma perché per la bella, brava e bionda showgirl italo-svizzera il tema della «nefasta influenza dei santoni» è tornato improvvisamente d'attualità? C'è chi ipotizza che dipenda dal fatto che l'argomento è di «stringente attualità», considerata la sfilza di star che, ad esempio, si è staccata dalla setta di Scientology; altri invece attribuiscono la cosa all'uscita il 31 agosto del libro firmato dalla Hunziker per la Mondadori, Una vita apparentemente perfetta. E, dietro quell'«apparentemente», c'è tutto un mondo di travagli umani e familiari.

La colpa di tanta angoscia? Sua: cioè «sua» della famigerata «Clelia». Un donna che «ti catturava per la bellezza e la purezza, emanata da abiti candidi e raffinati, dalla pelle idratata da oli essenziali (...). Era un fiore pericolosissimo». Ma perché «pericolosissimo»?

«La pulizia permea tutto il progetto della setta di Clelia - racconta Michelle -. Per conquistare il mondo bisognava mantenersi puri, non solo curando in modo maniacale l'igiene personale e l'alimentazione, ma anche praticando astinenza sessuale e stando alla larga da chi aveva dentro di sé Finzione, che è l'energia negativa, bassa e sporca». E la setta di Clelia avrebbe allontanato Michelle dai suoi affetti, usando proprio la motivazione della «Finzione»: «Secondo Clelia ne ero circondata». La svolta? Nel 2006, anno in cui, nonostante le minacce («Ti avevamo dato occasione di purificare la tua anima: se ci lasci ti ammalerai e morirai») la Hunziker ha finalmente ritrovato la propria assoluta libertà. Beh, non proprio «assoluta», visto che - ricorda Michelle - «uscita dalla setta ho trovato una guida spirituale, frate Elia, che mi ha permesso di incontrare padre Amorth, il quale mi ha rassicurata e benedetta».

Dinamiche - queste vissute da Michelle sulla propria pelle - per certi versi molto simile a quelle patite da moltissime sue colleghe dello star system internazionale che, da ex adepte di Scientology, si sono trasformate di recente in implacabili accusatrici della setta ispirata agli «insegnamenti» di L. Ron Hubbard. L'elenco delle celebrities pentite di aver dato tanta fiducia (ma soprattutto tanti soldi) ai santoni di Scientology è lunghissimo: Nicole Kidman, Katie Holmes, Demi More e Mimi Rogers (tutte e quattro legatissime Tom Cruise, storico testimonial della «fede» Scientology). Tra chi ha rinnegato la «religione» di Hubbard non mancano neppure i vip di «riflesso», vale a dire i «parenti di...»: da Priscilla e Lisa Marie Presley - rispettivamente vedova e figlia del mitico Elvis -, a David Lopez, l'anziano padre della rockstar Jennifer, amatissima dai cultori della categoria «lato B extralarge».

Particolarmente significative le parole con cui Priscilla e Lisa Marie Presley si sono - diciamo così - accomiatate dalla «chiesa» di

Scientology: «Ne abbiamo abbastanza - hanno dichiarato all'Huffington Post -. Ci stavamo lentamente autodistruggendo, perdendo anima, soldi e tutto il resto. Per fortuna abbiamo poi trovato conforto nella preghiera». Amen.

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