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I 5 Stelle sognano la Segre al Quirinale. E spunta la mossa anti-Cav

Sul tavolo delle ipotesi spunta Liliana Segre: potrebbe diventare la candidata di bandiera del M5S. I grillini valutano l'uscita dall'Aula se Berlusconi scioglierà la riserva

I 5 Stelle sognano la Segre al Quirinale. E spunta la mossa anti-Cav

È Liliana Segre la candidata a sorpresa su cui potrebbe scommettere il Movimento 5 Stelle nella partita per il Quirinale. Si tratta di un'ipotesi che sarebbe finita sul tavolo nel corso della riunione di ieri sera, con il leader Giuseppe Conte che ha riunito la cabina di regia grillina per il Colle. L'ex premier ha ventilato diverse possibilità che i grillini potrebbero percorrere nella sfida per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica.

L'opzione Segre

Come riferito dall'Adnkronos, sarebbe proprio la Segre una delle carte che rientra nel ventaglio delle opzioni in casa M5S. L'intenzione ribadita da Conte è quella di puntare su una personalità alta, in grado di trovare un ampio consenso e di compattare il fronte giallorosso. Proprio per questo Liliana Segre, senatrice a vita e donna simbolo dell'Olocausto, potrebbe presto diventare la candidata di bandiera del Movimento 5 Stelle. Ma i 5s scordano che la stessa Segre si è già chiaramente tirata fuori dalla corsa al Colle qualche mese fa.

La mossa anti-Berlusconi

Ma al centro della riunione dei grillini sarebbe emersa anche la necessità di partorire una strategia qualora Silvio Berlusconi dovesse sciogliere le riserve e accettare ufficialmente la candidatura per il centrodestra. Uno scenario che potrebbe portare i pentastellati a valutare l'uscita dall'Aula al momento del voto. Comunque il leader di Forza Italia deve ancora comunicare la sua scelta definitiva: un nuovo vertice di coalizione tra mercoledì e giovedì potrebbe essere cruciale e aprire la strada della corsa al Colle.

I guai del M5S

Un eventuale abbandono dell'Aula da parte dei 5S non farebbe altro che confermare i timori legati alla tenuta del gruppo: una folta truppa di franchi tiratori nella galassia gialla rischia di ribaltare ogni pronostico e finire per affondare la leadership già debole di Giuseppe Conte. L'uscita dall'Aula sarebbe un modo per evitare rischi nella quarta votazione, quando il quorum scenderà e Berlusconi potrebbe spuntarla. Si vorrebbe così scongiurare l'ipotesi dell'appoggio di diversi grillini alla candidatura del Cavaliere.

Una mossa conservativa e di difesa che però potrebbe finire per essere controproducente: fino a quando durerebbe l'Aventino dei 5 Stelle? E, nel caso, tutti i grandi elettori grillini uscirebbero veramente dall'Aula? Incognite che nel frattempo lasciano spazio alle acque agitate con il Partito democratico: le parole di Goffredo Bettini su Conte ("È in un momento di notevole difficoltà. Uomo leale, che apprezzo: ma più leader di governo, che capo di un partito") hanno irritato una buona parte del M5S. Adesso, a pochi giorni dall'elezione del capo dello Stato, torna a vacillare l'asse nazionale con il Pd.

I problemi però riguardano innanzitutto la casa grillina. L'ipotesi di eleggere Mario Draghi al Quirinale spaventa e non poco i 5 Stelle, anche perché uno scenario del genere avvicinerebbe la possibilità di elezioni anticipate. A quel punto, come scritto da Francesco Boezi su ilGiornale in edicola oggi, le conseguenze sarebbero inevitabili.

"Ci sarebbero delle defezioni", osserva un parlamentare.

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