I cani più tristi dei bimbi quando riapre la scuola

Fido patisce la lontananza del padroncino, tanto da mangiare meno E il sito-guida di addestramento spiega come aiutarlo a metabolizzare

I cani più tristi dei bimbi quando riapre la scuola

Le palpebre calanti, il muso tremulo, la coda bassa. Non si alimenta molto, beve poco. Capita anche a lui di essere malinconico, ma ogni anno in questi giorni è la stessa, inevitabile vita: resta solo dalle cinque alle otto ore al giorno, e non ci era più abituato. Ebbene sì: i contraccolpi della fine delle vacanze assalgono anche (soprattutto) Fido, in ferie da una vita ma deluso perché le nostre sono finite.

Il sito di Bark Busters, tra le maggiori società specializzate nell'addestramento dei cani, ha stilato un decalogo per aiutare Fido a metabolizzare la nuova routine.

Cominciamo col gestire il senso di colpa, evitando di rivolgerci a lui dicendogli in tono compassionevole che torneremo presto: non capirebbe, ma farebbe ancora più attenzione al nostro congedo. Non dobbiamo guardarlo né parlargli mentre ci apprestiamo a uscire. Ricordiamoci che il decalogo di Bark Busters si rivolge per lo più alle madri dei bambini i cui figli stanno per tornare a scuola: ma è istruttivo per chiunque rientri alla normalità. Una settimana prima di ricominciare, iniziamo ad abituarlo alla routine senza di noi. Siamo soliti portarlo con noi nei negozi? Stop a questo rituale. Per almeno mezzora al giorno, Fido deve stare per conto suo. Dobbiamo modificare lo scenario che lo circonda: tanto più se è abituato a condividere il palcoscenico coi bambini. Educare il cane a vantaggi e benefici che non conosce può sembrarci faticoso e perfino un po' avvilente, ma ricordiamoci che lo stiamo temprando nel suo stesso interesse: quando la noia e la solitudine incomberanno, non lo affogheranno. Sottraiamo qualche vizio che gli abbiamo concesso, durante l'estate, e poco alla volta.

Gli orari migliori per testare questa nuova quotidianità sono, naturalmente, le ore del mattino. I cani sono animali abitudinari come pochi al mondo: e sarà proprio al mattino che, presto, resteranno soli. Ma qual è il maggior nemico di un animale domestico? In assoluto, la noia. Ecco perché i suoi passatempi devono essere congegnati per un piacere o una distrazione durevoli. Gli piacciono i giocattoli? Procuriamogli trastulli indistruttibili. Gli terranno compagnia a lungo. Inoltre, lasciamogli gli spuntini giusti: ossa per cani e crocchette che non attirino insetti in casa (va benissimo pensare a lui, ma anche all'igiene dei nostri ambienti). Sgranocchiare qualcosa gli gioverà e lo farà sentire in compagnia. Ma provvediamo a scegliere piccoli pasti golosi: l'inappetenza è una delle prime avvisaglie della depressione di Fido. Un trucco? Nascondere alcune leccornie in casa. Il cane ne sentirà l'odore, lo bramerà e passerà un po' di tempo nella giusta tensione a cercarlo. Mai dimenticare una ciotola colma d'acqua fresca.

Attenzione al comportamento dei bambini. Anche per loro, il distacco dal cane sarà un trauma nel trauma, e i primi giorni di scuola trascorreranno anche nella nostalgia dai giochi con lui. Ecco perché, al rientro a casa, gli correranno incontro come se non lo vedessero da mesi. Errore. Lo stato d'animo trasmesso all'animale sarà, in questo caso, l'intensa e ingiusta sofferenza causata dal distacco quotidiano, piuttosto che - messaggio opportuno - una distanza fisiologica, perfettamente integrata nell'ordine naturale e godibile delle cose. Imponete ai vostri bambini di ignorare Fido per la prima mezzora al loro rientro, e di giocare con lui con la nonchalance di sempre.

A New York, gli addestratori rassicurano: tattiche difficili, soprattutto per il senso di colpa da gestire, ma efficacissime.

Resistere per abituare lui e noi alla norma. Non contagiarci a vicenda per lo stress dei cambiamenti, goderci la sua coda che ciondola serafica, i suoi occhi impetuosi, il manto colorato che ricambia le nostre carezze. Ma da oggi, dopo il tramonto.

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