Un vero terremoto politico in Grecia in seguito ai risultati delle elezioni europee di ieri. Il partito di governo Syriza secondo crolla rispetto alle elezioni politiche del 2015 che portarono al governo Alexis Tsipras, con un deludente (anche se parziale) 23,9 per cento. Il partito di Tsipras viene ampiamente superato dai conservatori di Nea Demokratia, che incassano il 33,3 (anche questo parziale) e tuonano per bocca del leader Kyriakos Mitsotakis: «La Grecia ha bisogno di un nuovo governo». Un appello subito accolto da Tsipras, che in una conferenza stampa ha annunciato elezioni anticipate per fine giugno, qualche mese prima rispetto alla prevista scadenza di ottobre.
Tsipras paga quindi un deciso calo di consensi in contraddizione con l'aver raggiunto negli ultimi anni buona parte degli obiettivi, dal risanamento dell'economia alla drastica diminuzione della disoccupazione. Risultati che non lo hanno messo al riparo dalla voglia di cambiamento dei greci.
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