I periti: "Liliana si è ammazzata. Non è stato un omicidio"

Liliana Resinovich si è suicidata ed è morta due, tre giorni prima del ritrovamento del corpo, il 5 gennaio scorso nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste

I periti: "Liliana  si è ammazzata. Non è stato un omicidio"

Liliana Resinovich si è suicidata ed è morta due, tre giorni prima del ritrovamento del corpo, il 5 gennaio scorso nel parco dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste.

A causare la morte sarebbe stata l'asfissia causata dai due sacchetti stretti (non troppo) sulla testa. Lo riporta la perizia disposta dalla Procura, eseguita da Fulvio Costantinides e dal radiologo Fabio Cavalli, che mette la parola fine, o così sembra in prima battuta, alla vicenda, cominciata con la scomparsa della donna, di 63 anni, il 14 dicembre 2021. La perizia non è stata ancora depositata in Procura. Il corpo di Liliana era stato trovato vestito e in due sacchi della spazzatura.

Allo stato il fascicolo è sempre aperto a carico di ignoti con l'ipotesi di reato originariamente individuata di sequestro di persona, «astrattamente ipotizzabile nel momento in cui scompare una persona», come ha spiegato il Procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo. Il Procuratore ha chiarito però che non sono comunque emersi, in tutti questi giorni, nuovi elementi in ambito investigativo. Non vi sono dunque indagati né sono stati individuate ulteriori ipotesi di reato.

Lilly era in posizione fetale quando gli investigatori hanno scoperto il cadavere, quel 5 gennaio.

Ora però con la perizia il caso sembrerebbe definitivamente chiuso. La corposa relazione di 50 pagine firmata dal professor Costantinides e dal radiologo Fabio Cavalli riporta i risultati dell'autopsia e degli esami tossicologici, evidenziando con certezza quasi assoluta che Liliana non aveva assunto droga o farmaci prima di morire.

I sacchi integri che contenevano il corpo della vittima sono tra l'altro «poco compatibili» con un caso di aggressione e sembrano escludere che il corpo sia stato trasportato dove è stato poi ritrovato da qualcuno e infine mancano «lesioni attribuibili a difesa».

Resta però il giallo su dove fosse o cosa abbia fatto Liliana tra il 14 dicembre e il 3 gennaio, data a cui i consulenti farebbero risalire la morte.

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