
Non sarà un regista vero come John Ford, ma di fantasia Francis Kaufmann (o Rexal Ford, o Matteo Capozzi) ne ha in abbondanza. Sarà lui, quando e se sbarcherà nuovamente in Italia per chiarire il suo ruolo nella morte della compagna, Anastasia Trofimova, e della figlia Andromeda, a poter dare, tra le tante spiegazioni, anche un nome alla sua professione reale, se mai ne ha avuta una. Fino ad allora parlano per lui le tracce seminate on line. Che raccontano la poliedrica carriera di un regista, sceneggiatore, produttore. E percettore di benefici fiscali con fiuto e opportunismo.
L'americano 46enne ha costruito una falsa identità su IMDb, e poco importa se il curriculum da cineasta raccontato sul suo profilo non trova riscontri nei cast reali delle opere per le quali dice di aver lavorato. La semina è certosina, i confini tra realtà e fantasia labili. Nella sua filmografia, per esempio, c'è un singolo episodio di una serie BBC, Britain's Empty Homes. Kaufmann la rivendica, anche se sul sito della tv britannica il vero regista è una donna. Chi mentirebbe su un dettaglio così banale? Forse proprio un professionista della mistificazione, che sa che ogni mattone anche il più insignificante può reggere una facciata credibile. Perfetta da mostrare quando si tratta di chiedere fondi a finanziatori americani, italiani o maltesi per uno dei suoi tanti film "in lavorazione".
Di Stelle della Notte si è già detto: il suo coproduttore italiano Marco Perotti giura nei messaggi alla direzione generale cinema che esiste, pronto per la sala. Ma al momento l'unica certezza è che quel titolo, con la sua locandina fatta in casa, ha incassato quasi 900mila euro di tax credit.
Curiosa anche la storia di un altro non-film di Kaufmann: Food Fight. Dovrebbe contare su un cast stellare (Rhys Meyers, Billy Zane, Jonathan Cheban), ma on line ci sono solo comunicati e una locandina kitsch. A novembre 2020 la Galloping del produttore Carlos Alperin annuncia l'inizio delle riprese a Miami. Un anno dopo, il titolo diventa Food Fight, la location l'Irlanda, il produttore la Film Mode Entertainment di Clay Epstein. Ford in un virgolettato si dice "entusiasta di catturare la magia dell'Irlanda". Poi una scheda di produzione un mese dopo torna a indicare Miami e New York come location, e cita Ford come regista e il suo alias Capozzi come producer. Infine Malta, dove Ford ha cercato invano finanziatori per l'ultima versione, The Great Culinary Battle of Malta.
Ieri Alperin ha dichiarato a Repubblica di aver lavorato per anni, ma solo a distanza, con Ford, prima di abbandonare il progetto. Forse Kaufmann pensava davvero di essere un cineasta. Forse voleva solo alzar polvere e raccogliere soldi. Di certo quelli intorno a lui gli hanno creduto. Lo hanno fatto in tanti. Alperin. L'Italia che gli ha erogato il tax credit. I poliziotti che l'hanno sempre lasciato andare. I due utenti di Wikipedia che hanno aggiunto Food Fight alla filmografia di Rhys Meyers.
E pure il coinquilino messicano a Malta, Oskar Christian, chitarrista: in un corto su Youtube El Mariachi accredita come photographer Rexal Ford: l'unica sua "opera" la cui paternità non sia dubbia. E forse gli hanno creduto, loro malgrado, Anastasia e Andromeda. Loro, però, non possono confermare nulla.