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I renziani vogliono zittire il reporter che condanna assassino di don Roberto

Il giornalista Andrea Romoli sbotta: "L'omicida è un immigrato clandestino violento e mafioso". Ma Faraone (Italia Viva) perde le staffe: "Ora mi rivolgo alla Commissione di Vigilanza Rai"

I renziani vogliono zittire il reporter che condanna assassino di don Roberto

Guai se qualcuno si azzarda a esprimere la propria opinione e prova a raccontare con chiarezza l'orrenda vicenda che ha portato alla morte di don Roberto Malgesini. Ancora peggio se a farlo è un giornalista. Il "prete degli ultimi" è stato ucciso a coltellate nella mattina di martedì 15 settembre da un 30enne tunisino che, stando alla versione fornita da alcuni volontari, soffriva di "forti sbalzi d'umore". Alcune fonti della Questura hanno spiegato che sul ragazzo - con precedenti per furto e rapina e arrivato in Italia nel 1993 per sposarsi con un'italiana tre anni dopo - penderebbe un provvedimento di espulsione datato 8 aprile, poi sospeso a causa blocco dei voli per il Coronavirus.

Dopo un servizio sul delitto di Como Andrea Romoli si è permesso di scrivere su Facebook un post mediante cui ha espresso il proprio pensiero in merito al caso: "L'omicida è un immigrato clandestino violento e mafioso. Gli immigrazionisti che sui media e la rete cercano, come al solito, di derubricare l'ennesimo atto di violenza da parte dei migranti come atto di follia devono farsene una ragione. Siamo in pericolo, tutti". Ma ecco che un fautore del politicamente corretto è subito intervenuto per provare a zittirlo: "È solo uno squilibrato. Che sia immigrato, clandestino, rosso o verde è un problema tuo e di chi la pensa come te".

La sinistra vuole il bavaglio?

Il giornalista del Tg2 ha la colpa di non essersi piegato al dogma perbenista. E dopo un continuo botta e risposta ha perso la pazienza e si è lasciato andare a un durissimo sfogo: "Non è stato ucciso da uno squilibrato, ma da un ca*** di immigrato clandestino con decreto di espulsione non eseguito, che grazie agli immigrazionisti e ai buonisti vari era ancora in giro". Immediatamente si sono alzati i forconi e le grida: come si può tollerare che in Rai ci sia un giornalista che sostiene che gli immigrati violenti e irregolari debbano essere rimandati a casa loro?

Effettivamente c'è chi ha colto immediatamente l'occasione per annunciare battaglia. Tra questi vi è Davide Faraone, che ha perso le staffe in seguito a un fatto che reputa molto grave: secondo Romoli, "uno di quelli che non incontri al bar, ma ogni sera alle 20 al Tg2, perché fa il giornalista e dovrebbe attenersi ai fatti", il killer di don Roberto Malgesini non è un folle.

Una tesi dura da digerire, vero? Ecco perché il capogruppo di Italia Viva in Senato ha annunciato: "Non ho il minimo dubbio che su queste affermazioni gravi deciderà la Commissione di Vigilanza Rai a cui, nel momento esatto in cui clicco su questo post, mi rivolgerò".

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