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I vecchi conti rimandati con la Storia

Un altro 25 aprile inutile, che mostra solo per l'ennesima volta che siamo sempre gli stessi, quelli che si gettarono tra le braccia del dittatore e che, senza guerra e bombardamenti a San Lorenzo, avrebbero continuato a gettarvisi

I vecchi conti rimandati con la Storia

Un altro 25 aprile inutile, che mostra solo per l'ennesima volta che siamo sempre gli stessi, quelli che si gettarono tra le braccia del dittatore e che, senza guerra e bombardamenti a San Lorenzo, avrebbero continuato a gettarvisi, bevendo con piacere la cicuta di qualsiasi fesseria venisse loro propinata. Perché in fondo la comfort zone della sudditanza psicologica è meno faticosa e rischiosa che mettersi in gioco per fabbricarsi il successo della propria vita. Libertà: per farci cosa? Libertà è spirito critico, confronto, intraprendenza, strade alternative, rispetto delle regole del gioco. Ancora oggi non vedo niente di simile in giro, ma solo una massificazione del pensiero, intitolata ad altre credenze.

Sembra un gioco. A sinistra disseminano le trappole: facevi il saluto fascista, c'hai la bandiera di Salò, non hai abiurato al tuo passato. A destra abboccano ogni volta, come Charlie Brown quando vuole calciare la palla tenuta ferma da Lucy, che regolarmente la toglie e lo fa schiantare. Mai che gli dicessero una volta per tutte che il fascismo è stato un disastro, così da mettere la palla nel campo loro e incalzarli sul comunismo; la più grande fabbrica di povertà mai concepita, eppure ancora oggi ossequiato e distinto dallo stalinismo. A parte questo, potremmo fare un passo avanti e capire che quando una dittatura la voti il problema sei tu, non la dittatura. Cosa piaceva del fascismo, tanto da portarlo democraticamente alla guida del Paese? Non era forse ciò che oggi ancora piace ai cittadini delle democrazie non liberali e delle autocrazie? Uno che pensa per tutti e racconta ciò che dà conforto e coesione di popolo.

Noi italiani siamo antifascisti, nel senso che non vogliamo il fascismo del ventennio che ci ha portato le leggi razziali e poi la guerra. Questo è facile. Ma vogliamo pure una stampa libera, che non somigli a quella sportiva, buona per le tifoserie? Vogliamo appoggiare un leader politico ma poi anche criticarlo quando sbaglia, invece di difenderlo sempre, contro gli avversari, tipo curva da stadio? Già, questo è più difficile.

La storia è importantissima. Ma oltre a ricordarla devi anche capirla e impararne la lezione. Per quanto fastidioso possa essere. Anzi, più è fastidioso più è necessario. Noi invece non abbiamo mai voluto fare i conti col fascismo, né con la caduta del Muro.

Ci vediamo tutti alla prossima tappa del tour, l'8 settembre.

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