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I vescovi mollano Conte: "Sì al governo di larghe intese"

Le mosse della Chiesa dopo la crisi di governo: ora Giuseppi non è più imprescindibile. L'asse tra Papa Francesco e il Quirinale preoccupa Palazzo Chigi

I vescovi mollano Conte: "Sì al governo di larghe intese"

Sembrava esserci un legame di ferro, indistruttibile, impossibile da buttare giù. E invece tra Giuseppe Conte e la Chiesa più di qualcosa si sarebbe sgretolato. I vescovi hanno aperto gli occhi sulla crisi di governo proprio nel giorno in cui il premier è salito al Colle per rassegnare le dimissioni: Gualtiero Bassetti ha espresso una forte apprensione per la situazione creatasi dopo il ritiro della delegazione di Italia Viva, che ha provocato uno stallo politico evidente da cui sembra complicato uscire. Il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana guarda "con attenzione e preoccupazione alla verifica politica in corso" in uno scenario già significativamente destabilizzato dall'emergenza Coronavirus. L'auspicio è che "la classe politica collabori al servizio dei cittadini".

L'esponente della Cei spera "che si giunga a una soluzione che tenga conto delle tante criticità", attraverso uno sforzo comune portato avanti da "cittadini, uomini e donne, che ogni giorno in tutta Italia lavorano in operoso silenzio". Cosa sta accadendo realmente nella Chiesa? Cosa si cela dietro queste parole? In molti ritengono che questa presa di posizione suoni come una presa di distanza da una sorta di riedizione della precedente maggioranza giallorossa formata da Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Liberi e uguali e Italia Viva, senza dimenticare l'aggiunta del nuovo gruppo Europeisti Maie-Centro Democratico: "Se potessero scegliere in Vaticano voterebbero senz'altro per le larghe intese".

L'asse che spaventa Conte

C'è però da fare i conti con le difficoltà per un eventuale ricucitura con Italia Viva: soprattutto nel gruppo grillino non mancano rilevanti spaccature, tra chi vuole tornare con Matteo Renzi e chi invece non ne vuole sentire parlare. La Conferenza episcopale italiana non si è ufficialmente schierata, ma fonti interne spiegano che se si riuscisse ad ampliare il perimetro dell'esecutivo - aprendo magari anche a Forza Italia - "Oltretevere ne sarebbero ben contenti". La strada delle larghe intese sembra quindi soddisfare i vescovi.

Attenzione all'asse che si è consolidato tra Papa Francesco e il Quirinale. Come scrive Marco Antonellis su Italia Oggi, da Palazzo Chigi starebbero guardando con grande preoccupazione alle mosse del Santo Padre: il Pontefice sarebbe piuttosto atterrito per le circostanze della crisi e, si narra, pare sia in totale sintonia con il Colle. Che tra l'altro, alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane, sarebbe sempre più freddo nei confronti di Conte.

Ora più che mai Giuseppi teme di perdere l'appoggio (fondamentale) del Papa.

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