Immigrazione, l'effetto Salvini: "Arrivi dall'Africa sono calati"

Secondo l'ultimo rapporto Istat, il calo degli immigrati provenienti dal continente africano nel 2018 è pari al -17%. Aumentano invece gli italiani che si trasferiscono all'estero

Immigrazione, l'effetto Salvini: "Arrivi dall'Africa sono calati"

Aumentano gli italiani che si trasferiscono all'estero, diminuiscono invece gli immigrati dall'Africa. Sono le due facce degli spostamenti da e verso l'Italia rivelati dell'Istat. Nel 2018 le cancellazioni anagrafiche per l'estero sono state 157 mila (+1,2% sul 2017), mentre le iscrizioni anagrafiche dall'estero (immigrazione) sono state circa 332 mila, per la prima volta in calo rispetto all'anno precedente (-3,2%) dopo i costanti incrementi registrati tra 2014 e 2017. Effetto Matteo Salvini?

Dal 2015 al 2017, ha reso noto l'Istat, le immigrazioni sono aumentato in modo notevole per via dei flussi provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, caratterizzati in prevalenza da persone in cerca di accoglienza. Nel 2018, la svolta: questo tipo di ingressi ha infatti subito una battuta d'arresto. In particolare, le immigrazioni provenienti dal continente africano sono diminute (-17%). Ecco i dati: da Nigeria (18 mila, -24%), Senegal (9 mila, -20 %), Gambia (6 mila, -30%), Costa d'Avorio (5 mila, -27%) e Ghana (5 mila, -25%) che nel 2017 avevano fatto registrare aumenti record. L'unico Paese che segna una variazione postiva rispetto all'anno precedente è il Marocco (17 mila, +9%).

Riguardo all'area asiatica, i flussi più importanti sono quelli in arrivo da Bangladesh e Pakistan (entrambi 13 mila, ma in calo rispettivamente di 8% e 12%) e India (11 mila in aumento del 42% rispetto al 2017). In aumento anche le iscrizioni dall'America, mentre quelle più numerose provengono da Romania e Albania.

Dati che indicano dei cali notevoli, in particolare per quanto riguarda gli ingressi dal continente africano. E non si può quindi pensare che il "metrodo" Salvini non abbia avuto un qualche effetto. Basta pensare che, come riportano i dati del ministero dell'Interno, nel 2017 gli sbarchi sono stati 119.369. 23.370 nel 2018, quando, da giugno, il ministro dell'Interno era Matteo Salvini. Numeri che si abbassano ancora nel 2019, almeno fino a quando al Viminale sedeva il leghista. Da settembre, con il governo Conte bis, ecco che i numeri sono rialzati.

Gli italiani emigrati

Immigrazione in diminuzione quindi nel 2018, mentre aumenta l'emigrazione. Nel 2018 le cancellazioni anagrafiche per l'estero sono 157 mila (+1,2% sul 2017). Di queste, quasi tre su quattro riguardano emigrati italiani (117 mila, +1,9%). Negli ultimi 10 anni, 816 mila italiani si sono trasferiti all'estero. Oltre il 73% ha 25 anni e più; di questi, quasi tre su quattro hanno un livello di istruzione medio-alto.

I flussi di cittadini italiani diretti verso l'estero provengono principalmente dalle prime quattro città per ampiezza demografica: Roma (8 mila), Milano (6,5 mila), Torino (4 mila) e Napoli (3,5 mila).

La meta preferita rimane il Regno Unito (21 mila), seguono poi Germania (18 mila), Francia (circa 14 mila), Svizzera (quasi 10 mila) e Spagna (7 mila). In questi cinque paesi si concentra complessivamente il 60% degli espatri di concittadini.

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