"Le imprese chiedono di essere rispettate"

Il responsabile Turismo di Fi: "Misure sanitarie giuste ma vanno concordate"

"Le imprese chiedono di essere rispettate"

Le associazioni di categoria del turismo sono ancora frastornate all'indomani dalla firma dell'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che dà l'ennesima mazzata al settore, in uno dei periodi più floridi dell'anno. Dopo poche ore, un involontario effetto è già visibile: migliaia di prenotazioni cancellate. Il senatore Massimo Mallegni, responsabile di commercio e turismo di Forza Italia, nonché lui stesso albergatore, non usa mezze misure per definire la mossa di Speranza.

Senatore Mallegni, che idea si è fatto?

«Che il ministro Speranza ha adottato un'eccessiva leggerezza nei confronti dell'economia. Questo accade purtroppo a chi ha fatto solo politica nella sua vita e non conosce minimamente cosa significhi fare impresa e avere delle responsabilità nei confronti dei propri dipendenti».

Che cosa intende dire?

«Che chi ha responsabilità di governo deve concordare e contrattare sempre tutti i provvedimenti che intende adottare perché le imprese hanno diritto ad essere RI-SPE-TTA-TE. I provvedimenti devono essere comunicati con largo anticipo perché le imprese hanno responsabilità enormi. E il ministro Speranza questo dovrebbe saperlo».

Quindi un'ordinanza completamente sbagliata?

«No, anzi, per me 5 giorni di quarantena sono anche pochi. Il tampone per entrare in Italia è normale e sacrosanto, è così in tutti gli Stati del mondo. Se vuoi entrare in un Paese devi essere vaccinato o avere un tampone negativo».

E allora?

«È sbagliato il metodo.

Un provvedimento né comunicato, né esaminato, né discusso a 9 giorni dal Natale è una follia e può causare danni pazzeschi. Ci sono agenzie di viaggi che devono restituire 40mila euro di prenotazioni. L'ennesima coltellata».

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