Non è indagata nell'inchiesta per stalking che coinvolge altre componenti della "chat femminista" salita alla ribalta negli ultimi giorni, ma il suo nome rimbalza anche nei Palazzi della politica. Sì, perché Flavia Carlini (nella foto) - che nelle conversazioni private finite nella bufera definiva Sergio Mattarella "vecchio di ma" - oltre a essere una nota influencer e attivista è anche vicepresidente dell'Intergruppo parlamentare sui diritti fondamentali della persona. E c'è chi si chiede come gli insulti al capo dello Stato, seppure espressi in una chat con quelli che Carlini definisce "amici da una vita", possano stare insieme con l'incarico svolto in un organismo composto da parlamentari e oltre cento esponenti della società civile, in prima linea, come si legge sul sito dell'Intergruppo, per "creare un luogo in cui i cittadini possano contribuire attivamente al dibattito politico, soprattutto in tutela dei diritti fondamentali di ognuno di noi".
Un primo esperimento, quello voluto dalla vicepresidente del Senato in quota M5s Mariolina Castellone nel 2023, "di intergruppo parlamentare aperto alla società civile, dove parlamentari e cittadini si incontrano per confrontarsi sui diritti della persona". Un gruppo, che si legge sul sito, "ha l'obiettivo di elaborare proposte che stanno diventando strumento per il legislatore e vere e proprie proposte di legge in discussione in Parlamento". E ora l'imbarazzo. Carlini, infatti, in questi anni è stato uno dei volti più in vista dell'Intergruppo che si occupa di diritti. Da quelli Lgbtq alla lotta contro i femminicidi, fino al diritto allo studio, alla tutela della disabilità e all'immigrazione.
Inevitabile, quasi scontato, l'imbarazzo di chi fa parte della commissione trasversale. Castellone, promotrice dell'iniziativa, negli scorsi giorni si era limitata a dire che "la vicenda non ha nulla a che fare con l'Intergruppo, ma se quelle affermazioni sono vere sono gravissime". A confermare la veridicità della frase su Mattarella è la stessa Carlini, che prova a difendersi in un lungo video pubblicato su Instagram. "Leggo una dichiarazione, mi inca**o, la sparo e lo faccio in privato. Odio Mattarella? No, e infatti spesso l'ho elogiato per le sue posizioni, per le sue parole, per il suo ruolo". E ancora: "La frase, che aveva un tono pesante, era politicamente scorretta? Sì, ma scritta al volo solo con i miei amici e non per prendermela con la carica istituzionale che Mattarella ricopre".
Il commento, infatti, sarebbe stato scritto durante il discorso di Capodanno del 2024 e l'accusa a Mattarella era di "democristianizzarsi" sul conflitto tra Israele e Hamas e la situazione di Gaza. Non sufficientemente forte, secondo Carlini, la condanna del capo dello Stato sulle azioni del governo di Gerusalemme.
"Onestamente credo che sia follia non riuscire a distinguere quello che si dice in pubblico da quello che si dice in privato, con persone che conoscono i tuoi toni e come pronunci le cose e con quale intento le pronunci e con quale idee pronunci una frase", l'altra giustificazione.Intanto l'agenzia Mismaonda, che gestisce lei e Carlotta Vagnoli, ha preso le distanze dalle due attiviste femministe.