"Io sono qui per servire non per essere servito". Carlo III è re d'Inghilterra (e Camilla corona il sogno)

Le "anomalie" rispetto al passato: nell'abbazia di Westminster presenti 4 religioni, Harry in terza fila, saluto finale dal balcone meno affollato di sempre.

"Io sono qui per servire non per essere servito". Carlo III è re d'Inghilterra (e Camilla corona il sogno)

Londra. «Sono qui per servire, non per essere servito»: così re Carlo, ha risposto, secondo rituale, a un bambino del coro dell'Abbazia di Westminster che si è rivolto a lui dicendo: «Vostra Maestà, come bambino del Regno di Dio la accogliamo nel nome del Re dei Re».

La cerimonia di incoronazione si è svolta in una giornata di pioggerellina, come nel giorno dell'inizio del regno di Elisabetta II e in quello di Giorgio VI. Ma con evidenti segnali di novità. Che vanno ben oltre la «toccata e fuga» del figlio Harry, seduto in terza fila. Per la prima volta l'investitura ha visto coinvolte quattro diverse religioni, tutte le lingue del regno e ogni diversità di genere. Una giornata storica, conclusa con il saluto del re e della sua regina dal balcone (mai così vuoto alle precedenti incoronazioni).

Alle 7 del mattino il percorso della processione che partiva da Buckingham Palace per concludersi all'Abbazia di Westminster era già occupato da migliaia di persone e la folla di turisti e curiosi che continuava a uscire dalle fermate della metropolitana veniva deviata verso i megaschermi piazzati in Hyde Park, Green Park e St. James's Park.

Una folla festosa e composta, come sempre in queste occasioni, che è stata sempre protagonista dello spettacolo. Agghindata nelle mise più improbabili, con bambini e cani al seguito, ha atteso pazientemente di riuscire a vedere, anche solo per un attimo, la carrozza dei reali uscire dal cancello del Palazzo o di fotografare qualche invitato eccellente all'arrivo in chiesa. Pochi, veramente, i contestatari, che si sono dati appuntamento in un angolo di Trafalgar Square con una manciata di cartelli dalle scritte antimonarchiche.

Ieri Carlo e Camilla, sono apparsi a bordo della carrozza di Stato del Giubileo di Diamante alle 10,30 in punto, lui appariva appena un po' nervoso, le spalle coperte dalla cappa di stato di velluto rosso, lei più rilassata in un sontuoso abito bianco.

Fuori dal palazzo c'erano almeno 4mila invitati, tra i quali i veterani e gli operatori del servizio sanitario e altri 2mila attendevano la coppia reale già seduti nell'Abbazia di Westminster. La Chiesa ha iniziato a riempirsi ore prima dell'inizio della processione, offrendo una sfilata di ospiti eccellenti.

Capi di Stato e di governo - assente il presidente degli Stati Uniti Biden rappresentato in quest'occasione dalla moglie Jill - personaggi dello spettacolo come, Kate Perry, che per un momento ha faticato a trovare il proprio posto, e membri della famiglia. Il secondogenito di Carlo e Diana, Harry, ha fatto il suo ingresso in chiesa tristemente solo, dietro alle figlie del principe Andrea e da solo se n'è andato, subito dopo la solenne cerimonia durata un paio d'ore. I rapporti di Harry con il padre e la famiglia Reale sono rimasti molto freddi da quando lui e la consorte Meghan (che ha deciso di rimanere in America a festeggiare il compleanno del primogenito) si sono trasferiti negli Stati Uniti. Tra i paggetti d'onore del re, anche il nipotino George, figlio di William e Kate che sedevano insieme al resto della famiglia nelle prime file. Ad officiare la cerimonia l'arcivescovo di Canterbury che ha incoronato prima Carlo e poi una sorridente Camilla, l'amante di tutta una vita diventata regina dopo essere stata tra le donne più odiate d'Inghilterra. Se dieci anni fa qualcuno le avesse detto che avrebbe indossato la Corona con la benedizione di Elisabetta si sarebbe fatta una gran risata.

E invece ieri ha salutato con la mano i sudditi dal balcone di Buckingham Palace, accanto al marito e ad un numero ridotto di parenti, tra i quali spiccavano le assenze del Principe Harry e di Andrea.

Sorrideva invece la piccola Charlotte e faceva le boccacce Louis, i figli più piccoli di William e Kate e sorrideva la Regina Camilla, nella sua dentatura imperfetta che ben si concilia con il profilo un po' grossolano di re Carlo. Tra i due, un paio di parole, chissà quali e uno sguardo di discreta soddisfazione per quel traguardo raggiunto insieme dopo un'attesa che sembrava infinita. E domani si festeggia a Windsor.

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