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Irap, coperture e bonus. Il decreto che non c'è è già tutto da riscrivere

Il governo ripensa il capitolo per le aziende In arrivo 16mila stabilizzazioni nella scuola

Irap, coperture e bonus. Il decreto che non c'è è già tutto da riscrivere

Ancora bozze, correzioni politiche e stop tecnici della Ragioneria generale dello Stato per il decreto Rilancio. Ieri sera anche la vera novità delle ultime ore, l'intervento sull'Irap, è stato rimesso in discussione e poi corretto.

Tra la bozza di mezzogiorno e quella delle 17 è scomparso tutto il capitolo sullo stop all'imposta regionale. Uno sconto annunciato dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, ridimensionato in mattinata dal viceministro Misiani e poi cancellato in attesa di riscrittura.

IL PASTICCIO IRAP

La prima versione prevedeva che «le imprese, con un volume di ricavi compresi tra 5 milioni e 250 milioni, e i lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi, non siano tenuti al versamento del saldo dell'Irap dovuta per il 2019 né della prima rata, pari al 40 per cento, dell'acconto dell'Irap dovuta per il 2020. Rimane fermo l'obbligo di versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019». Beneficio in un primo tempo riservato a chi in aprile ha perso almeno i due terzi del fatturato. Il pressing delle imprese avrebbe fatto venire meno questo limite e, forse, anche il tetto minimo di 5 milioni di fatturato. Da verificare le coperture per le modifiche last minute.

ASSUNTI 16 MILA INSEGNANTI

Confermate al momento le misure a favore delle banche, con il sostegno a chi acquista quelle in liquidazione coatta e la garanzia sulle passività future. Resiste anche lo stanziamento di 3 miliardi per la partecipazione dello Stato al capitale sociale della nuova Alitalia. E spunta, secondo quanto riferito da Gualtieri, la stabilizzazione di 16 mila insegnanti, «per avere 32 mila nuovi insegnanti a settembre».

PACCHETTO IMPRESE

Al netto dell'Irap, il capitolo imprese è confermato. Ci sono i contributi a fondo perduto per le imprese da 5 a 50 milioni, ma anche uno sconto fiscale del 30% per chi investe in Pmi colpite dalla crisi. Confermato anche l'intervento per le imprese medie con gli incentivi al rafforzamento patrimoniale e l'intervento temporaneo della Cassa depositi e prestiti per le grandi. Ma anche questi capitoli sono soggetti a modifiche.

TEMPO AI CATTIVI PAGATORI

Tra le novità spuntate ieri, la sospensione fino al 30 settembre della segnalazione alla centrale dei rischi dei pagatori in sofferenza.

STOP IMU PER GLI HOTEL

Nell'ultima bozza c'è l'abolizione del versamento del 16 giugno della prima rata Imu, quota-Stato e quota-Comune per alberghi e pensioni.

BONUS VACANZE COMPLICATO

Cambiamenti e scontro politico sul bonus vacanze. Nelle ultime bozze è un credito a famiglie con Isee sotto 50mila euro (non più 35mila) per il pagamento di imprese turistiche ricettive e bed & breakfast italiane. La misura del credito è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona. Il credito è fruibile per l'80% come sconto sui pagamenti e per il 20% come credito di imposta. Un compromesso che complica.

AFFITTI COMMERCIALI

Confermato lo sconto del 60% sotto forma di credito di imposta sugli affitti commerciali. Misura insufficiente, protesta Confedilizia, se si considera che due ministri avevano promesso un ristoro integrale per tre mesi di affitto.

LA SCURE DELLA RAGIONERIA

La Ragioneria non ha fatto passare 37 assunzioni al ministero della Salute e anche alla stretta sulla prescrizione di farmaci al di fuori delle modalità prescritte dall'Agenzia nazionale del farmaco.

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