Elezioni politiche 2022

"L’Italia verso il fascismo". La sparata di Skin contro la Meloni

Ennesimo attacco alla leader di Fratelli d’Italia. Dopo le varie Elodie, Vanessa Incontrada e Loredana Bertè, è il turno della cantante londinese: “L’agenda razzista di sempre”

"L’Italia verso il fascismo". La sparata di Skin contro la Meloni

La campagna elettorale è giunta al termine. Tante parole, tante invettive, tante offese. Ne sa qualcosa Giorgia Meloni, spesso finita nel mirino della sinistra tra fake news e allarmi sconclusionati, strumentali per spaventare gli elettori. Ma non possiamo dimenticare nemmeno gli artisti scesi in campo contro il centrodestra, pronti a tutto per denigrare i suoi leader. E il volto di Fratelli d’Italia è stato costretto a vestire i panni di vittima prediletta.

L’invettiva di Skin

L’ultimo affondo in ordine di tempo è quello di Skin. L’artista londinese, leader della band Skunk Anansie e con un passato da giudice a X Factor, ha scelto Instagram per lanciare la sua filippica. “Mi rattrista vedere la mia amata Italia sprofondare verso il fascismo per la prima volta dalla seconda guerra mondiale”, ha esordito la 55enne nella didascalia di una foto con la politica capitolina:“Questa è Georgia Meloni, che potrebbe diventare il prossimo presidente del Consiglio italiano, il suo partito discende da Benito Mussolini e demonizza profughi e clandestini”.

Skin appare terrorizzata di una vittoria del centrodestra alle elezioni in programma domenica, il tono del suo messaggio lo conferma. “Stessa vecchia merd*a, stessa vecchia agenda di destra fascista e razzista”, ha rincarato la dose: “I neri e i mulatti non hanno alcun potere in Italia, ma vengono incolpati per tutto quello che l’élite italiana rovina continuamente”.

Tutti contro la Meloni

Come dicevamo, non si tratta di una novità. Elodie nelle ultime settimane ha fatto parlare di sé più per i suoi attacchi alla Meloni che per le sue qualità canore o attoriali. “È incredibile come sia violenta e come sia poco donna”, il pensiero dell’idolo femminista e del mondo LGBT. E ancora, gli attacchi di Loredana Berte, Vanessa Incontrada, Kasia Smutniak. È finita? Macchè: da Arisa a Francesco Guccini, passando per Chiara Ferragni.

Cantanti, attrici, influencer e pseudo-intellettuali insieme per l’ammucchiata anti-Meloni. E spesso con toni tutt’altro che democratici, tra insulti e sessismo: curioso per chi si sgola sull’allarme di un ritorno del fascismo. E altrettanto saporito è un altro aspetto: se sei artista di sinistra, puoi dire tutto ciò che ti pare. Se simpatizzi per il centrodestra, per te solo improperi ed emarginazione. Basti pensare al caso di

html" target="_blank" data-ga4-click-event-target="internal" rel="noopener">Pino Insegno, vittima degli haters da 24 ore solo per aver introdotto il comizio della Meloni.

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