L'appunto

La Lega vuole pesarsi, la Liguria è la bilancia

Matteo Salvini corre, deciso a non fare soste nella lunga marcia che porta alle prossime regional

La Lega vuole pesarsi, la Liguria è la bilancia

Matteo Salvini corre, deciso a non fare soste nella lunga marcia che porta alle prossime regionali. L' election day è previsto per il 10 maggio, quando si voterà in ben sette regioni, alcune molto popolose come Veneto, Campania, Puglia e Liguria, altre meno come Toscana, Umbria e Marche. In tutto - compresa anche la tornata di comunali che coinvolgerà alcuni capoluoghi come Venezia, Trento, Bolzano e Arezzo - saranno chiamati alle urne poco meno di venti milioni di italiani. Un test decisamente importante. Sia per capire lo stato di salute di un governo che ha sì avuto l'investitura delle europee - con il Pd al 40,8% - ma che non è comunque passato per un voto popolare, sia per comprendere come sono cambiati gli equilibri dentro il centrodestra.

Di qui, l'attivismo delle ultime settimane di un Salvini che vuole capitalizzare al massimo la buona salute della Lega e il tanto spazio libero che c'è oggi in quell'area. Non è un caso, dunque, che il segretario del Carroccio abbia deciso di spingere sull'acceleratore, a partire dalla soluzione delle vicende interne alla Lega. Seguendo per filo e per segno la lezione di Umberto Bossi, uno che fin dalla fine degli anni Ottanta nella sua opera di federazione dei diversi movimenti autonomisti sparsi per il Nord non ha mai fatto prigionieri. Ne sanno qualcosa - solo per fare qualche nome - i piemontesi Roberto Gremmo e Domenico Comino, i lombardi Franco Castellazzi, Vito Gnutti e Francesco Tabladini, i veneti Franco Rocchetta e Fabrizio Comencini e perfino l'amato ideologo Gianfranco Miglio. L'approccio di Salvini rispetto a Flavio Tosi sembra seguire un po' questo canovaccio, visto che il segretario del Carroccio ha deciso di mettere in chiaro che alternative alla sua linea non ce ne sono. Una prova di forza rispetto al movimento, ma anche un segnale verso l'esterno.

D'altra parte, Salvini è deciso ad ottimizzare il risultato così da potersi contare all'indomani del 10 maggio. Ed è questa la ragione per cui il leader del Carroccio ieri ha molto insistito con Silvio Berlusconi per avere un suo candidato governatore in Liguria. Il punto non è tanto se Edoardo Rixi è il miglior nome spendibile, visto che comunque una vittoria non è pensabile. L'obiettivo, invece, è ripetere lo schema dell'Emilia Romagna dove a novembre la Lega ha sfiorato il 20% proprio grazie al traino del suo candidato governatore Alan Fabbri.

Con Forza Italia ferma all'8,3.

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