Ecco l'arma segreta per obbligare ​l'India a liberare i due Marò

L'Italia ha un'opportunità che non può sprecare. Così può costringere Delhi a riconsegnare Latorre e Girone

Ecco l'arma segreta per obbligare ​l'India a liberare i due Marò

Esiste un modo per riportare i marò in Italia. E liberarli, finalmente, dall'ingiusta detenzione che li tiene bloccati in India. È un'occasione che il governo Renzi non può sprecare, e che forse potrebbe non ripresentarsi. Si sa, la vicenda dei due marò si muove sul filo di lana che collega i Tribunali internazionali e le diplomazie dei Paesi di mezzo mondo. Ed è proprio su questo filo che il Governo deve giocare la partita.

Come riporta il Corriere, infatti, l'India e gli Usa da qualche tempo sono in trattativa per ratificare l'"US-India Defense Technology and Partnership Act". Un accordo che potrebbe ammettere l'India nel novero delle grandi potenze mondiali, dandogli un rilievo pari a quello di Israele e degli altri Paesi Nato. Non poco. E dalle parti di Dehli tengono molto a questo accordo. Lo ha fatto capire il premier Modi: l'India deve ridurre al minimo i rischi di far saltare il patto.

La vicenda di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre potrebbe diventare un grosso ostacolo. Tra i punti dell'accordo tra Modi e Obama, infatti, c'è anche la promessa per l'India di essere ammessa nel Mtcr, il Missile Technologyu Control Regime, ovvero l'associazione che controlla tutte le compravendite e il commercio missilistico. Ebbene, l'Italia è membra di questa associazione e già nell'ottobre scorso ha posto il veto sull'ammissione di Delhi. Potrebbe rifarlo a breve, specificando come motivazione proprio la detenzione dei due fucilieri di marina. Un blocco che potrebbe risultare fastidioso per Modi e in qualche modo mettere in difficoltà l'amministrazione Usa. Ripetere questo "stop" potrebbe "costringere" l'India a "liberare" i marò, alleggerendo la presa sulla loro detenzione.

Non solo. Perché la stessa cosa potrebbe essere fatta anche con altri enti internazionali che fanno gola a Delhi: il Nuclear Suppliers Group (controllo proliferazione armi nucleari), il Wassenaar Arrangment (esportazioni armi convenzionali) e l'Australia Group (monitoraggio produzione di armi chimiche). E lo stesso discorso vale per il viaggio di Modi in Europa in corso in questi giorni.

La questione dei marò è già stata sollevata in diverse occasioni ad alti livelli Ue, con un comunicato che afferma l'intenzione delle parti di rispettare quanto verrà deciso dall'Aja.

Ma se la pressione su Modi dovesse diventare tale da chiudere troppe porte europee all'India, allora la morsa di Delhi sui due fucilieri potrebbe ridursi.

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