"L'assassinio di Bruno deve essere punito in maniera esemplare"

Dal presidente del Senato La Russa ai deputati animalisti, la politica scossa dalla morte del cane eroe

"L'assassinio di Bruno deve essere punito in maniera esemplare"
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Chissà se l'autore del feroce gesto nel quale è rimasto ucciso il celebre cane Bruno (nella foto), il bloodhound premiato pure dalla presidente del Consiglio per i suoi eccezionali successi nel ritrovare e recuperare persone, sa che dal primo luglio è in vigore una legge che aumenta le pene fino a quattro anni per chi uccide con crudeltà un animale domestico.

Una legge fortemente voluta dal centrodestra ma ampiamente votata da tutto l'arco parlamentare per venire incontro a una diffusa sensibilità che vuole gli animali più cari all'uomo (quelli domestici e da compagnia) titolari di diritti inviolabili.

Il celebre bloodhund è morto tra indicibili sofferenze perché qualcuno ha nascosto in alcune polpette di carne dei chiodi. Come già raccontato ieri, Bruno è stato trovato dal suo proprietario Arcangelo Caressa titolare di un'unità cinofila Endas, alle porte di Taranto.

La notizia ha scosso il mondo della politica. La prima a ricordare il celebre cane è stata proprio la premier Meloni con un post sui social appena si è diffusa la notizia. Ieri in tanti sono intervenuti. Tra i primi proprio Michela Brambilla (Noi moderati), prima firmataria della nuova legge. "C'è da vergognarsi di appartenere alla razza umana", il suo primo commento per poi osservare che probabilmente chi ha compiuto questo gesto "non lo ha fatto per crudeltà, ma con uno scopo preciso", dal momento che Bruno aveva contribuito a far sequestrare una struttura dove venivano tenuti cani utilizzati nei combattimenti. "A maggior ragione - conferma la deputata - occorre individuare il colpevole e applicare la pena prevista dalla legge Brambilla.

La Procura di Taranto, intanto, ha aperto un'inchiesta, affidando le indagini alla polizia. Tra i probabili moventi, infatti, potrebbe esserci anche quello della vendetta. "Mi auguro - commenta il deputato Mauro Malaguti (FdI) - che le forze dell'ordine e la magistratura non considerino di secondo ordine questo reato, perché chi lo ha commesso ha fatto compiuto un atto abominevole".

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa: "È un atto barbaro e incivile su cui mi auguro le autorità preposte possano fare piena luce. A chi lo ha addestrato, a chi lo ha amato e a chi con lui ha condiviso tanti momenti belli e preziosi, giunga la mia affettuosa vicinanza".

"L'autore deve essere individuato e punito in maniera

esemplare - aggiunge la senatrice Michaela Biancofiore (Coraggio Italia) -, perché le indicibili sofferenze di cui è stato vittima questo cane eroe non sono degne di un paese civile. Vi è del sadismo che lascia sgomenti".

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