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Altro che ombre russe. La Pravda a gamba tesa sulla Meloni: "Creerà solo il caos"

La testata nazionalista di Mosca si scaglia contro la leader di FdI per il suo posizionamento fortemente atlantista e per l'intenzione di supportare l'Ucraina nella guerra contro la Russia

Altro che ombre russe. La Pravda a gamba tesa sulla Meloni: "Creerà solo il caos"

Il posizionamento internazionale di Fratelli d'Italia alla Russia non piace granché. Nonostante gli sforzi da parte della sinistra per dipingere i propri avversari come amici di Putin o pericolosi sovversivi sospettati di minare la tenuta dell'Alleanza atlantica, a Mosca c'è chi ritiene Giorgia Meloni e il suo partito come i primi sponsor dell'agenda politica occidentale.

Un articolo pubblicato su Pravda.ru (già tre giorni fa), e firmato da Lyuba Lulko, ritrae la leader di FdI come esponente della "strada del caos" che "porterà l’Italia in una crisi ancora più profonda dell’attuale". Nel contesto della guerra in Ucraina e dell'approccio che i singoli governi occidentali stanno avendo nella gestione della crisi, il foglio russo considera la Meloni come una fervente sostenitrice di Kiev: "Meloni ha espresso sostegno all’Ucraina e alla fratellanza transatlantica e ha assicurato che il suo governo sarà un solido governo atlantista che sosterrà l’Ucraina nella sua lotta contro la Russia", si legge.

Poiché a Mosca fu forte il giubilo in occasione della caduta di Mario Draghi in Italia, di Boris Johnson nel Regno Unito e dei problemi di gestione politca di Olaf Scholz in Germania ed Emmanuel Macron in Francia, ora la Russia sta iniziando ad entrare nell'ottica del fatto che i probabili successori dei leader uscenti possano essere ancor più granitici nel loro convinto supporto alle azioni della Nato, e Liz Truss in UK e Giorgia Meloni in Italia sarebbero gli esempi più eclatanti.

La leader di FdI, secondo la testata diretta da Vadim Gorshenin e dall'accento fortemente nazionalista, avrebbe abbandonato negli anni le sue istanze "storicamente euroscettiche": "E si capisce il perché", con riferimento velato alla moral suasion giocata dagli Stati Uniti. E ancora: "Nella situazione attuale con l’Unione europea, non sarebbe in grado di coordinare il programma della coalizione. Pertanto, Giorgia Meloni nega coraggiosamente i sospetti sull’assistenza russa e mantiene il silenzio sulla sua opposizione all’immigrazione e su quella che ha chiamato la lobby Lgbt".

La Pravda ricorda le parole della Meloni secondo cui l'Italia dovrebbe smetterla di essere "l’anello debole dell’Occidente" ma come effetto immediato avrebbe solo quello di essere "una leader più attenta all’immagine che all’interesse nazionale".

Nell’articolo di Pravda c'è spazio anche per Matteo Salvini, a più riprese negli ultimi anni accusato di essere fin troppo vicino alle posizioni del Cremlino, e descritto come "il compagno di coalizione di Meloni sospettato di 'aver ucciso' il governo di Mario Draghi su ordine di Vladimir Putin".

Insomma, la Pravda, che già in passato non si è risparmiata nei commenti che strizzano l'occhio al complottismo, ha mostrato il pollice verso alla Meloni e al suo potenziale futuro governo. Strano destino quello della leader di FdI, bersagliata dai fogli liberal-progressisti occidentali che la considerano una minaccia per la tenuta del Paese, e ora considerata una spina nel fianco anche dai commentatori russi.

Magari è un ulteriore segnale del fatto che, se fuori dall'Italia sono tutti scontenti, è perché l'interesse dell'Italia potrebbe tornare ad essere messo al centro.

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