Lavoro, pronto un miliardo. Mattarella: "Salari bassi"

Il governo pensa a un fondo da destinare alla sicurezza. Il Quirinale: "Per troppe famiglie stipendi insufficienti"

Lavoro, pronto un miliardo. Mattarella: "Salari bassi"
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Il governo pensa a un fondo di 1 miliardo di euro da destinare alle imprese per la sicurezza sul lavoro. È la misura che l'esecutivo studia in vista del Primo Maggio, festa dei lavoratori. Il provvedimento dovrebbe essere messo a punto già al consiglio dei ministri fissato per questa mattina. Da giorni c'è un'interlocuzione tra Palazzo Chigi, ministero dell'Economia e del Lavoro per individuare le risorse da destinare alla sicurezza dei lavoratori. È la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni che nell'intervista al Corriere della Sera anticipa la misura: «In vista del Primo Maggio stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza. Pensiamo a degli interventi concreti per la sicurezza sul lavoro, perché è inaccettabile che ogni giornata sia scandita da morti e infortuni. Metteremo a disposizione importanti risorse che intendiamo utilizzare confrontando le nostre proposte con quelle dei sindacati e delle associazioni datoriali. Valuteremo insieme cosa è più utile per la sicurezza dei lavoratori». La formula non dovrebbe essere, subito, quella del decreto legge. L'ipotesi è lo stanziamento di un fondo, la cui utilizzazione sarà poi dettagliata dopo un confronto tra parti sociali e governo. La traiettoria - a quanto apprende il Giornale - è quella di dirottare le risorse alle imprese affinché potenzino la formazione dei lavoratori in tema di sicurezza sul lavoro. Fonti del ministero del Lavoro al Giornale confermano: «Cerchiamo di arrivare a 1 miliardo di euro». La conferma ufficiale della cifra non c'è ancora. Non è escluso che possa fermarsi a 700-800 milioni di euro. L'annuncio della misura è attesa oggi, dopo il Consiglio dei ministri. Le risorse dovrebbero entrare in un provvedimento, probabilmente un decreto legge o disegno di legge, che contenga anche le misure specifiche per la loro destinazione. Al momento i tecnici dell'esecutivo, in particolare quelli del ministero dell'Economia, sarebbero impegnati a individuare un ammontare adeguato di fondi. Resta l'intenzione del governo di confrontarsi con le parti sociali per indirizzare i soldi verso le misure più efficaci.

Il tema lavoro è anche il baricentro dell'intervento del capo dello Stato Sergio Mattarella durante la a Latina all'azienda BSP Pharmaceuticals S.p.a. Salari e sicurezza del lavoro sono i due tasti su cui batte il presidente della Repubblica. «Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall'innovazione, dal progresso. Tante famiglie non reggono l'aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l'Italia», sprona il presidente Mattarella, sottolineando come la questione salariale abbia un effetto sul calo demografico e sull'abbandono dell'Italia da parte dei giovani. La questione salariale per il capo dello Stato deve riguardare anche il lavoro degli immigrati. Il presidente della Repubblica apre poi il focus della sicurezza sul lavoro lanciando un monito: «Quella delle morti del lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione». «È evidente - ha osservato il capo dello Stato - che l'impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni.

«Ringrazio Cgil, Cisl e Uil - ha proseguito - per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario». La sinistra rilancia sul salario minimo mentre Calenda avverte: «I salari e la sanità sono le questioni centrali di questo Paese e bene ha fatto il presidente Mattarella a ricordarlo».

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