«Lega e destra inconciliabili, anche da noi serve un partito alla Le Pen»

«Lega e destra inconciliabili, anche da noi serve un partito alla Le Pen»

RomaRicostruire una comunità sfaldata. Isabella Rauti, presidente di Prima l'Italia lancia l'idea di una nuova destra, capace di essere coesa e di convergere su temi fondamentali per la rinascita del Paese. Si guarda alla Francia di Le Pen. Appuntamento domenica alle 10.30 al cinema Adriano. Se ne parlerà.

Lontani i tempi di un grande partito unito, ora sembra prevalere la logica dell'ordine sparso, che ne pensa?

«È un problema da risolvere. Da domenica avvieremo un percorso, presumibilmente lungo, per capire se ci sono le condizioni per aggregare le varie anime della destra italiana reduce da troppe diaspore».

Un altro partito, dunque?

«Un altro partitino non serve, non è il momento. Non vogliamo consenso elettorale ma uno spazio di opinione».

La prendete alla lontana.

«Vogliamo solo risvegliare le coscienze su temi fondamentali come il no all'Eurozona, la lotta all'immigrazione clandestina e la difesa del made in Italy. Dall'8 lanceremo un forum sul web al quale potranno aderire sigle associative, movimenti che possano creare una cosa comune molto partecipata. Serve unità di intenti».

Tutti temi, questi, che un certo nuovo tipo di destra, come la Lega, dice di voler affrontare.

«Salvini dirà pure cose di destra, ma il punto è che non viene dalla destra. Sono due mondi, destra e Lega, da un certo punto di vista inconciliabili».

Sarebbe?

«Il concetto di identità nazionale, ad esempio, per noi è prioritario. A lui continua inesorabilmente a sfuggire...».

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