L'emozione del fratello John. "Da bimbo giocava al prete"

Il racconto: "L'asse da stiro era l'altare. Mi ha detto: non sarò mai eletto". Le radici tra Francia, Spagna e Italia

L'emozione del fratello John. "Da bimbo giocava al prete"
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Quando Robert Francis Prevost frequentava la prima elementare, il suo vicino gli disse che un giorno sarebbe diventato il primo pontefice americano: una profezia che si è avverata oltre sessant'anni dopo, con l'elezione del cardinale a 267esimo Vescovo di Roma.

Leone XIV è il più giovane di tre fratelli, con cui è cresciuto a Dolton, un sobborgo di South Chicago. Ed è proprio il maggiore, John, a raccontare gli aneddoti della sua infanzia, con una vocazione arrivata molto presto: «Lo ha capito subito. Non credo che abbia mai pensato ad altro. Giocava a fare il prete usando l'asse da stiro come altare, e distribuiva la comunione con le caramelle», ricorda Prevost dalla sua casa a New Lenox, una cittadina di 27mila abitanti a circa 65 chilometri da Chicago, parlando del «momento scioccante» dell'annuncio dell'elezione a pontefice del fratello. «Ero al telefono con mia nipote e non riuscivamo a crederci. Poi il cellulare, l'iPad e il telefono di casa sono impazziti», continua il 71enne, ex preside di una scuola cattolica. Con Abc ha condiviso alcune fotografie che ritraggono il nuovo papa da bambino, in un contesto familiare affettuoso e felice: «Abbiamo avuto una storia normale. È un po' strano, ma tutti e tre sapevamo cosa volevamo fare fin da piccoli». E alla domanda su cosa avrebbero pensato i suoi genitori, morti anni fa, ha risposto: «Sarebbero al settimo cielo. Assolutamente incredibile, non si potrebbe nemmeno sognare una cosa del genere».

John aveva parlato con Robert martedì, prima del suo ingresso in conclave, dicendogli che avrebbe potuto uscirne da nuovo papa, ma si è sentito rispondere: «Sciocchezze. Non sceglieranno mai un americano». «Non ci credeva o non voleva crederci, ma ha detto anche che sarebbe stato pronto, se questa era la volontà di Dio», aggiunge John Prevost. Quindi, dice di attendersi che suo fratello segua le orme del defunto Francesco, facendosi portavoce dei poveri e degli emarginati, poiché erano «due persone della stessa pasta». «Erano ottimi amici, si conoscevano prima che lui diventasse papa, e da prima ancora che Robert diventasse vescovo», prosegue, ripetendo che Leone XIV «ha un grande, grandissimo desiderio di aiutare gli oppressi e le persone ignorate». L'altro fratello, Louis Prevost, vive in Florida, e racconta che sua moglie lo ha chiamato per dirgli che c'era stata la fumata bianca dalla cappella. «Non mi sentivo bene e sono grato di essere stato sdraiato a letto, perché avrei potuto cadere. È semplicemente incredibile», spiega.

Le radici di Leone sono nel quartiere di South Side Chicago, lo stesso di Barack e Michelle Obama, e la famiglia porta con sé il complesso e ricco tessuto della storia americana. Il padre Louis Marius Prevost aveva origini francesi e italiane ed era un educatore che prestava servizio nella chiesa come catechista, mentre sua madre Mildred Martínez, di origini spagnole, era una bibliotecaria profondamente coinvolta nella vita parrocchiale. Secondo il New York Times, tuttavia, il pontefice avrebbe anche antenati creoli di New Orleans. I nonni materni, infatti, vivevano nel Settimo Distretto della città della Louisiana, un'area tradizionalmente cattolica e un crogiolo di persone con radici africane, caraibiche ed europee. Joseph Martinez e Louise Baquié si trasferirono a Chicago all'inizio del XX secolo, dove nacque la figlia Mildred.

E Leone, che come i fratelli Louis e John faceva il chierichetto e cantava nel coro, a 13 anni ha lasciato casa per finire il liceo in seminario sotto l'egida dell'ordine agostiniano di cui sarebbe poi stato Priore Generale.

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