RomaC'è una ricetta francese per il centrodestra italiano. È una ricetta in salsa lepenista, elaborata in un «manifesto della rivoluzione italiana contro la crisi e il declino» presentato ieri nel corso di un evento ( #rottamiamorenzi ) che Gianni Alemanno definisce con ottimismo la «Leopolda di Orvieto».
Il manifesto, in 25 punti, parte da una considerazione: «I sondaggi - sostiene Alemanno - ci dicono che c'è un 24 per cento degli italiani sensibili a un messaggio lepenista sull'immigrazione e sulla critica all'euro che non può essere interpretato solo dalla Lega Nord. È un'enorme prateria su cui può crescere una destra nuova e forte che è ciò di cui ha bisogno il centrodestra per risvegliarsi».
Spunti che saranno elaborati nel corso di un grande evento di aggregazione da convocare prima delle elezioni regionali di marzo a partire da Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale ma aperto a tutte le componenti della frastagliata galassia del centrodestra. «Dobbiamo aprire porte e finestre ai tanti italiani che sentono il bisogno di un messaggio non politicamente corretto per salvare l'Italia dalla crisi economica e morale in cui è caduta», dice Alemanno.
«Il Front National - ricorda Alemanno - è stato a lungo demonizzato in tutta Europa, anche dopo l'avvento di Marine Le Pen, e solo dopo il clamoroso risultato delle ultime elezioni europee ci si è accorti che si trattava di un movimento in crescita dirompente, in grado di aggregare a destra come a sinistra. Oggi Marine Le Pen prepara un'altra svolta per certi versi simile a quella che si realizzò a Fiuggi con la nascita di Alleanza nazionale, anche perché può realmente diventare la prima donna presidente della Repubblica francese». Ma quali sono i temi del lepenismo per i quali si può fare un copia-e-incolla italiano? «La difesa dell'interesse nazionale contro l'immigrazione di massa e contro i vincoli dell'euro e del commercio globale». Temi che nel manifesto di FdI-An si legano ad altri più italiani come «la rinascita di un forte Stato-nazione contro l'eccesso di federalismo e di potere burocratico ed economico delle lobbies», la liberazione della «piccola e media impresa da ogni oppressione giudiziaria e burocratica» e «rigenerare la solidarietà sociale» partendo dalla «famiglia e dalla sussidiarietà».
Proprio su famiglia e dintorni Alemanno lancia un monito al Cavaliere: «Le aperture di Silvio Berlusconi sui matrimoni gay sono un grave errore che segnala un mancato ascolto del popolo del centrodestra. Rispetto le opinioni personali e familiari ma consiglio al leader di Forza Italia di non commettere l'errore già fatto da Gianfranco Fini». E su questo batte un colpo anche il centrodestra di governo, vale a dire l'Ncd.
«Come partito del buon senso - annuncia il coordinatore Gaetano Quagliariello - vogliamo lanciare un Family Act e il 15 novembre chiameremo a Roma, in piazza, tutti coloro che credono nella famiglia e nella vita e ritengono che la famiglia possa dare un futuro e una speranza al nostro Paese».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.