La minaccia oggi è l'antisemitismo dell'estrema sinistra. Gli ebrei temono e subiscono l'odio dei musulmani estremisti e dell'estrema sinistra più di quanto non siano toccati dall'estremismo di destra. Questo è uno dei risultati di un importante report che oggi sarà presentato per la prima volta in Italia da Henri Nickels, dell'agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali di Vienna.
Secondo il report, il 38% degli ebrei italiani (il 21% in Europa) ha avuto esperienza o contezza di un antisemitismo di sinistra estrema. Il dato scende al 28% (e al 13% in Ue) per l'estrema destra. La «molestia» o l'odio proviene invece da «musulmani estremisti» per il 20% degli italiani e il 30% degli europei.
Il rapporto, «Esperienze e percezioni dell'antisemitismo», è frutto del secondo sondaggio sulla discriminazione e i reati d'odio contro gli ebrei nell'Unione europea, condotto su 16.500 ebrei in 12 Paesi europei (poco meno di 700 in Italia). I risultati saranno presentati a Milano nel corso di un evento, «Israele alle radici dell'Europa, contro vecchi e nuovi antisemitismi», al quale interverranno anche il presidente della Comunità ebraica di Milano, Raffaele Besso, e Riccardo Pacifici, ex presidente della comunità di Roma.
Il quadro che emerge dalle anticipazioni è quello di un nuovo aumento dell'antisemitismo (cresciuto per l'89% degli europei e l'81% degli italiani). Preoccupante il dato sul numero degli ebrei che hanno considerato la possibilità di emigrare: «Abbiamo fatto la domanda - spiega Nickels - e il 38% degli intervistati ha detto che il sentimento è tale che hanno considerato di emigrare. In Italia la quota è del 23%, meno alta ma abbastanza alta, e in aumento del 3%». «Gli antisemitismi, vecchi e nuovi, devono essere combattuti con ogni mezzo - commenta l'eurodeputato Stefano Maullu, che ha promosso anche l'evento di oggi a Milano dopo una serie di iniziative simili negli ultimi anni -: l'odio anti-ebraico rischia pericolosamente di riemergere, in particolare in Europa».
Un'indiretta conferma di ciò arriva dal caso che coinvolge il senatore Elio Lannutti (M5s) che ieri è andato a ripescare addirittura il falso per antonomasia dell'antisemitismo, il Protocollo dei savi dei Sion che nell'ultimo secolo ha calamitato la attenzioni morbose degli antisemiti di tutte le categorie. Lannutti ha citato il «Protocollo» - da quasi cento anni smascherato come falso - commentando e pubblicando su Facebook un link letteralmente delirante, intitolato «Le 13 famiglie che comandano il mondo», un testo intriso dei peggiori stereotipi complottisti, compreso il riferimento a satanismo e sacrifici umani.
Lannutti non è nuovo a uscite discutibili, e a proposito dei grillini si è spesso parlato di riflessi «antisionisti», per non dire antisemiti. Eppure, neanche il cospirazionismo più smaccato era mai era giunto, nelle istituzioni, a un tale livello di aperta adesione a un armamentario esplicitamente antisemita. Per Moked, portale dell'ebraismo, si tratta di una «squallida trovata promozionale» legata alla pubblicazione di un suo libro, ma anche un amico di Lannutti, Rosario Trefiletti, a lungo presidente di Federconsumatori, gli scrive: «Postare un documento nazista costruito apposta per combattere gli ebrei sembra troppo anche per chi ti vuole bene come io te ne voglio».
E in serata persino Luigi Di Maio si smarca: «Come vicepresidente del Consiglio e come capo politico del M5s prendo le distanze, e con me tutto il Movimento, dalle considerazioni del Senatore Elio Lannutti». E lui stesso si scusa: «Non sono e non sarò mai antisemita. Condividere un link non è condividerne i contenuti».
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