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L'Fbi a casa dell'oligarca legato al presidente Putin

Deripaska già nel mirino del Russia-gate

L'Fbi a casa dell'oligarca legato al presidente Putin

Operazione dell'Fbi ieri mattina nella casa a Washington di Oleg Deripaska, oligarca russo legato al presidente Vladimir Putin. Un portavoce del bureau ha confermato a The Hill che gli agenti federali stanno conducendo «un'operazione autorizzata dalla magistratura», ma non sono stati forniti altri elementi. Secondo la Cnn, la perquisizione avviene nell'ambito di un'indagine federale avviata a New York. Deripaska è fondatore di Basic Element, uno dei maggiori gruppi industriali russi, e controlla il colosso siderurgico Rusal tramite la holding En+. Queste due compagnie erano state inserite nella «lista nera» del Tesoro e sanzionate. Le misure contro le aziende erano state poi revocate ma confermate per Deripaska, che fa parte della «lista nera» dei funzionari e imprenditori russi considerati coinvolti nelle presunte interferenze del Cremlino nelle elezioni presidenziali Usa del 2016.

Deripaska è uno degli oligarchi e funzionari russi colpiti dalle sanzioni del dipartimento del Tesoro dell'aprile del 2018, contro le quali aveva presentato un ricorso che era stato accolto. Deripaska, spiegò la nota del Tesoro che comunicò le sanzioni, è indagato per riciclaggio di denaro e accusato di «aver minacciato le vite dei rivali in affari, intercettato illegalmente le comunicazioni di un funzionario del governo e partecipato a estorsioni e racket». In una lettera dell'Office of Foreign Assets Control (Ofac), l'agenzia federale che supervisiona le sanzioni americane, inviata ai legali di Deripaska, l'oligarca russo veniva citato come una delle persone che «gestiva gli asset del presidente Vladimir Putin e i fondi neri da riciclare».

L'oligarca aveva quindi denunciato gli Stati Uniti per le sanzioni ma una corte federale aveva archiviato il caso lo scorso giugno. Nel gennaio 2019 il Dipartimento al Tesoro Usa aveva revocato le sanzioni a tre società legate a Derispaska, nonostante l'opposizione del Congresso. Inoltre in passato è stato in affari con Paul Manafort, l'ex presidente della campagna elettorale di Donald Trump del 2016, che è stato condannato a sette anni e mezzo per frode nell'ambito dell'inchiesta del procuratore speciale Robert Mueller. Lo scorso dicembre Manafort è stato graziato dall'allora presidente uscente Trump.

Deripaska nel 2018 si vide rifiutare più volte il visto per gli Stati Uniti a causa dei presunti legami con il crimine organizzato ma il governo russo gli concesse in seguito lo status di diplomatico per investirlo dell'immunità. Deripaska è diventato l'uomo più ricco di Russia costruendo un impero su alluminio, energia e industria dalla privatizzazione delle aziende di stato russe.

Ex marito della nipote di Boris Yeltsin e candidato alla sua successione prima della scelta di Putin di cui è diventato uno degli uomini più vicini.

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