L'Fmi mette Francia e Italia nello stesso calderone. "Devono aggiustare i conti"

L'Fmi mette Francia e Italia nello stesso calderone. "Devono aggiustare i conti"
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"Quando guardiamo al G7 abbiamo da una parte Usa, Francia e Italia dove c'è bisogno di consolidamento fiscale. E la buona notizia é che tutti hanno riconosciuto questa necessità. Nel G7 ci sono anche Paesi che sono in una posizione migliore, come il Canada e la Germania", ha detto ieri la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva. Che, quindi, non senza sorpresa di tutti mette nello stesso calderone degli europei problematici Parigi e Roma quando la prima ha problemi da risolvere sul fronte della gestione del debito e del deficit, mentre l'Italia può vantare, oltre alla stabilità del governo Meloni, le buone notizie sul risultato di bilancio di quest'anno e gli apprezzamenti delle agenzie di rating. Una scelta incomprensibile, se non spiegata con una dose straordinaria di distrazione. Nella conferenza stampa sulla Global Policy Agenda a Washington, Georgieva ha sottolineato che i Paesi devono agire "con determinazione" con "aggiustamenti fiscali" per garantire la sostenibilità del debito e ricostituire le riserve fiscali; questi aggiustamenti devono essere orientati alla crescita futura e a preservare la coesione sociale: nel caso in cui sia giustificato un supporto discrezionale a favore di soggetti gravemente colpiti da situazioni di difficoltà, "esso dovrebbe essere temporaneo, mirato e compensato da risparmi in altri settori". La direttrice dell'Fmi è poi tornata a parlare di intelligenza artificiale sottolineando che può recitare un ruolo chiave. "Riteniamo che l'intelligenza artificiale contribuirà alla crescita in una misura compresa tra lo 0,1% e lo 0,8 per cento. Ricordiamo che attualmente siamo bloccati intorno a una crescita del 3%, e se riuscissimo a ottenere un incremento di questo tipo, sarebbe molto rilevante per l'economia mondiale". Per poi intervenire sui cryptoasset che "possono essere rischiosi per Paesi con scarsa stabilità monetaria".

L'Fmi sta, infatti, monitorando da vicino le evoluzioni del sistema monetario internazionale e ha in preparazione "un paper per fornire una panoramica sulle stablecoin e delineare gli sforzi in atto per arrivare a un quadro di policy di riferimento".

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