Giro di vite sull'uso degli smartphone al volante. Chi verrà sorpreso a guidare e allo stesso tempo telefonare senza l'ausilio del vivavoce o inviare messaggi o a smanettare sul proprio apparecchio, vedrà volatilizzare la patente per tot giorni (da uno a tre mesi), oltre a dover pagare una sanzione salata (da 160 a 646 euro e vedersi sottrarre punti dalla patente). Trova così conferma l'anticipazione del Giornale di un anno fa, quando il capo della Polizia stradale, Giuseppe Bisogno, aveva invocato l'approvazione del provvedimento. Troppi, infatti, gli incidenti stradali causati dalla distrazione. E le vittime, a questo proposito, oltre agli stessi automobilisti, sono soprattutto i pedoni e i ciclisti. Lo stesso vale comunque anche per queste due categorie: spesso si attraversa la strada telefonando o guardando lo smartphone, incuranti dei semafori o dei veicoli in arrivo. «Sanzioni più severe - afferma ora Riccardo Nencini, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - fino a prevedere la sospensione della patente di guida per un periodo determinato». In pratica, le stesse parole pronunciate da Bisogno.
La stretta sugli automobilisti indisciplinati potrebbe essere varata già dal prossimo maggio attraverso un decreto, senza aspettare la riforma del Codice della strada rimasta impantanata da qualche parte al Senato. Tre incidenti stradali su quattro, secondo gli ultimi dati Aci, hanno come principale responsabile la distrazione. A parlare sono i numeri: nel 2015 i morti sono stati 3.400 e i feriti 250mila. E il conto è presto fatto. Da qui le campagne #Guardalastrada e #Mollastotelefono, due hashtag per sensibilizzare il popolo della rete e, in particolare, gli automobilisti tra i 18 e i 29 anni (anche quelli più attempati, però, devono essere ripresi). Le automobili recenti sono quasi tutte dotate di sistemi vivavoce che si attivano in pochi secondi e, grazie ai comandi vocali, di «chiamare» il numero della persona con cui si vuole parlare o di farsi leggere i messaggi in arrivo senza che il guidatore si distragga.
Come era accaduto anni fa con l'obbligatorietà di includere nelle auto prodotte anche i dispositivi Abs (antibloccaggio delle ruote sul bagnato) e Esp (antisbandata), l'Ue dovrebbe ora pensare di introdurre una norma che imponga le dotazioni bluetooth e i comandi vocali sui veicoli di nuova produzione.
Infine, valutazioni sono in corso sulla modifica delle norme che regolano la circolazione dei veicoli stranieri: targhe e contrassegno di immatricolazione ben leggibili. Altro settore su cui intervenire è quello assicurativo, per contrastare l'evasione attraverso la rilevazione a distanza.
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