L'Italia fa scuola: senso unico in montagna

Troppi alpinisti: un nuovo percorso di discesa evita «ingorghi» con l'ascesa

Uscendo da un ristorante kasher un commensale cinese dice al'altro: «Il problema con il cibo ebraico è che due giorni più tardi hai di nuovo fame».

«Mia mamma diceva sempre che per denaro non ci si sposa. Si divorzia».

Uno psichiatra è un medico ebreo che non sopporta la vista del sangue

Quante madri ebree ci vogliono per cambiare una lampadina? Non importa, lasciamo perdere, staremo al buio.

«Che cos'è un maglione ebraico? Un indumento di lana che un figlio indossa quando sua madre ha freddo».

Metropolitana di New York. Un nero sta leggendo un giornale in yiddish.

Qualcuno si ferma e gli domanda: - Lei è ebreo? -. Oy gevalt (tipica esclamazione di sconforto in yiddish) risponde mi ci manca solo quello».

«Burt: ti importa dell'Olocausto o pensi che non sia mai successo?

Harry: Non solo so che abbiamo perso sei milioni di ebrei, ma quello che mi preoccupa è che i record sono fatti per essere battuti». (copyright Woody Allen).

«Hai sentito che sono stati gli ebrei ad affondare il Titanic?»

«Gli ebrei? Credo fosse stato un iceberg»

«Iceberg, Goldberg, Rosenberg, son tutti uguali».

«Un sopravvissuto alla Shoah arriva in cielo, incontra Dio. Racconta a Dio una storiella della Shoah: Dio non ride. Il sopravvissuto alza le spalle; beh, certo, saresti dovuto essere lì».

Becky torna a casa e trova il marito a letto con la sua migliore amica. Si rivolge scioccata all'amica: «Ok, io devo farlo, ma tu?»

«Un ragazzino ebreo racconta a sua mamma che ha ottenuto una parte in uno spettacolo a scuola. «Che parte avrai, Saul?», gli domanda la madre. «Farò il marito ebreo», risponde Saul. Al che la madre protesta: «Ah no! Domani vai dalla maestra e le dici che vuoi una parte parlante».

Le cose buttano male per Israele. L'occupazione, la tensione sociale, l'estrema destra che attacca l'estrema sinistra, l'economia in caduta libera, l'inflazione alle stelle e gli immigrati che arrivano da ogni dove. Problemi, problemi, problemi: che fare? Così la Knesset, il Parlamento, convoca una sessione speciale per giungere a una soluzione. Dopo molte ore di discussioni che non portano da nessuna parte, un ministro si alza e dice: «Calma, ci sono, ho la soluzione a tutti i nostri problemi»

«Che?»

«Dichiareremo guerra agli Stati Uniti»

Tutti gridano all'unisono: «Ma sei matto? Che ti prende?»

«Sentite bene - dice il ministro - noi dichiariamo guerra. La perdiamo. Gli Stati Uniti fanno quello che fanno sempre quando sconfiggono una nazione. Ricostruiscono tutto - le nostre strade, gli aeroporti, i porti, le scuole, gli ospedali, le fabbriche, ci prestano dei soldi e ci mandano aiuti alimentari. E noi abbiamo risolto i nostri problemi».

«Ah certo, commenta un altro, se perdiamo...».

«Un giorno un rabbino chiese a un suo vecchio amico prete: «Tu che sei nella chiesa, potresti essere promosso di grado?». Il prete ci pensa su e dice: «Certo, potrei diventare vescovo».

Il rabbino insiste: «E poi?».

Il prete si prende una pausa di riflessione e poi risponde: «Beh, potrei persino diventare un cardinale». «E poi?». Il prete ci pensa su prima di dire: «Chissà, un giorno potrei essere io il Papa». Ma al rabbino ancora non basta: «E poi?». E il prete strilla: «Cosa mai potrei essere di più? Dio in persona?». « Beh uno dei nostri ragazzi ce l'ha fatta replica pacatamente il rabbino».

Un padre ebreo è preoccupato della piega che sta prendendo suo figlio così va a consultarsi con il rabbino: «L'ho cresciuto nella fede, gli ho fatto un bar mitzvah coi fiocchi, molto costoso. Spendo una fortuna per la sua istruzione. E poi la scorsa settimana mi dice che ha deciso di diventare cristiano! Rabbino, dove ho sbagliato?».

«È buffo che venga da me», dice il rabbino. Come lei anche io ho cresciuto mio figlio nella fede, l'ho mandato all'università. Mi è costato una fortuna, poi un bel giorno anche lui mi ha detto che aveva deciso di diventare cristiano».

«E lei che ha fatto?», domanda il padre. «Mi sono rivolto a Dio per avere una risposta», dice il rabbino. «E che ha detto Lui?», insiste il padre. «Dio ha detto: è buffo che venga da me...».

Alla vigilia del giorno

dell'espiazione, quando tutti devono chiedere perdono, due ebrei che si odiano a vicenda si incontrano nella Sinagoga. Uno si avvicina all'altro e dice: «Auguro a te tutto quello che auguro a me». E l'altro: «Già ricominci?».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica