L'ultima della Meloni: di corsa con i bersaglieri

Siparietto ad Ascoli. Oggi in Cdm le regole sul fotovoltaico a terra. Urso: "llva, pronti 150 milioni"

L'ultima della Meloni: di corsa con i bersaglieri
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La premier a passo di corsa con i bersaglieri. Il raduno nazionale di Ascoli, il settantunesimo dell'Associazione nazionale, regala un'immagine del momento di Giorgia Meloni. Ieri, con la presidente del Consiglio, c'era anche il sindaco del Comune marchigiano Marco Fioravanti, di Fratelli d'Italia. La leader ha assistito alla cerimonia del «passaggio della stecca», tra tanti selfie e il consueto abbraccio dei cittadini. Una giornata identitaria che prelude a una maratona. Quella che termina con le elezioni Europee dell'8 e 9 giugno. E che vede «Giorgia» in campo in prima persona, capolista di Fdi in tutte e cinque le circoscrizioni. Il partito della leader è certo del primo posto. Ma le rilevazioni non escludono ulteriori balzi in avanti in termini percentuali.

La premier punta molto sulle misure di questo e dei prossimi Consigli dei ministri. La priorità di oggi è il dl Agricoltura. Dopo la riunione, la sala stampa attenderà il ministro Francesco Lollobrigida. E forse anche la presidente del Consiglio. La nomina di un commissario al problema del granchio blu è una misura che vuole accelerare la soluzione al problema. Poi molti interventi in favore delle aziende che hanno subito danni a causa delle alluvioni in Emilia Romagna, Marche e Toscana. In materia d'impresa, arriverà una moratoria sui mutui per quelle realtà in crisi a causa della guerra di Putin all'Ucraina. Norme che coinvolgeranno chi ha perso almeno il 20% del fatturato. E ancora regole certe per il fotovoltaico a terra, dopo la mediazione tra Lollobrigida e Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente. Non c'è il ventilato «stop» sull'agrivoltaico, anzi. «Non vietiamo nella maniera più assoluta gli investimenti, ma puntiamo a introdurre criteri che assicurino la compatibilità con la produzione agricola», ha dichiarato Lollobrigida. Previsti infine interventi sulla diffusione della peste suina e una serie di finanziamenti per circa 40milioni.

Oggi è anche il giorno dei 150milioni sull'ex Ilva annunciati dal ministro delle Imprese del Made in Italy Adolfo Urso. Il governo attende il «prestito ponte». Il placet deve arrivare dalla Commissione europea. E non è un mistero che il governo conti molto sul legame istituzionale con Ursula von der Leyen. L'Ordine del giorno del preconsiglio contiene anche una bozza di modifica sull'8x1000. Potrà essere utilizzato per gli «interventi straordinari per il recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche». Al centro del Cdm, pure le norme per consentire la costituzione di associazioni sindacali composte da militari e ulteriori modifiche riguardanti il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. E la questione della siccità in Sicilia, con la presenza del governatore Renato Schifani.

La maratona prevede, nelle prossime settimane, due provvedimenti al centro dell'attenzione mediatica e non solo.

La Meloni e il governo faranno più scatti in poco tempo: dalla riforma della Giustizia, con la separazione delle carriere (l'esecutivo vuole raggiungere l'obiettivo entro maggio), alla istituzione di un'Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive. E ancora il cosiddetto dl-anti liste d'attesa che dovrebbe essere approvato nel prossimo Cdm.

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