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L'ultima profezia di Fassino: "Inutili controlli esterni sui conti"

In un'intervista di agosto, Piero Fassino azzardava: "Inutile affidarsi ad una società di revisione incentivandola a denunciare buchi inesistenti"

L'ultima profezia di Fassino: "Inutili controlli esterni sui conti"

Piero Fassino fa il ter. Dopo quelle infauste (per lui e per il Pd) profezie su Beppe Grillo e Chiara Appendino, spunta una terza previsione destinata a rivelarsi un boomerang.

O meglio, una profezia che si è già rivelata un boomerang. Perché all'indomani del raid delle Fiamme Gialle a Palazzo di Città, con l'apertura di un'indagne su un presunto buco di cinque milioni di euro nei bilanci del Comune, si scopre che solo il 25 agosto Fassino aveva irriso chi ipotizzava di affidarsi a una società di revisione esterna per certificare i bilanci degli anni passati.

"Inutile affidarsi ad una società di revisione incentivandola a denunciare buchi inesistenti, magari per ottenere una parcella più alta", chiosava l'ex sindaco a due giorni dalla decisione di Chiara Appendino di chiedere un controllo indipendente sui conti del Comune dopo che era emerso uno squilibro di sei milioni di euro.

Una coincidenza tutta da ridere se si pensa ai precedenti illustri. Nel luglio 2009 Fassino aveva sfidato Beppe Grillo a "fondare un partito, presentarsi alle elezioni e poi vediamo quanti voti prende". Nel maggio 2015 si rivolse alla consigliera comunale Chiara Appendino invitandola a "sedersi sulla poltrona del sindaco" per testarne le capacità.

Gli appassionati di divinazione sono avvertiti: i discorsi dell'ex sindaco sono meglio delle profezie di Nostradamus.

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