MilanoUno dopo l'altro - come in una sorta di domino inesorabile, ispirato a un disegno sconosciuto ma nel quale la violenza crea altra violenza e altra violenza ancora - gli episodi in cui gli immigrati sono protagonisti negativi, giovani armati fino ai denti o addirittura decapitatori, si susseguono tenacemente in tutta Italia. Creando in questo terzo weekend di giugno una sorta di nemesi incomprensibile per un paese che, come il nostro, che è tra quelli che accoglie il maggior numero di stranieri in Europa.
È cominciato tutto giovedì, a Milano, con il massacro che per un soffio non è sfociato in un omicidio su un treno serale del passante ferroviario. Un gruppo di 7 ragazzi ventenni, ecuadoriani e salvadoregni, si sono accaniti su un controllore che aveva chiesto di vedere il loro biglietto: uno di loro ha tirato fuori dai pantaloni un machete e si è scagliato sul povero dipendente di Trenord che solo miracolosamente non ha perso il braccio sinistro. La squadra mobile ha arrestato (per ora) tre giovani, scoprendo che erano coinvolti già giovanissimi in altre inchieste e appartengono a una violenta banda latino americana, gli Ms13.
Venerdì sera è la volta di un egiziano armato di roncola che, sempre nel Milanese, a Pero (e quindi a due passi da Expo), riconosciuto da due connazionali come il ladro della loro auto, li minaccia con una roncola, per poi puntarla al collo di un altro straniero e obbligarlo a dargli un passaggio in motorino. Per fortuna non è andato lontano e i poliziotti del commissariato locale lo hanno catturato. È ancora caccia quindi al ragazzo rom che sabato sera, alla guida di un'auto impazzita e in fuga dall'insediamento nomade abusivo di via Palizzi (periferia nord ovest di Milano ) - dove alcuni suoi connazionali, dopo una lite, gli stavano lanciando delle pietre addosso - ha imboccato inavvertitamente una pista ciclabile, andando a sbattere contro un palo che rovinando a terra ha ucciso un altro rom di 61 anni che stava camminando a piedi con un amico. I carabinieri, che indagano per omicidio colposo, danno la caccia al giovane, senza patente.
Vero scenario da film horror poi qualche ora più tardi, intorno alle 2, in una casa popolare di via Amadeo, zona a est di Milano. Per una sordida storia di stupefacenti e prostituzione un transessuale ecuadoriano 20enne ha ucciso con dieci coltellate una napoletana di 51 anni, dopo averla raggiunta nella sua casa. Il sudamericano ha quindi infierito sul cadavere, recidendone la testa con un coltello da cucina e lanciandola nel cortile dello stabile. L'uomo è stato arrestato praticamente in flagranza, tre minuti dopo, dai carabinieri del radiomobile.
Qualche ora prima, alle 22.45, ma stavolta a Brescia, c'era stata una mega rissa tra giovanissimi albanesi, nordafricani, un lettone e un ucraino (questi ultimi minorenni) che si sono presi a calci e pugni nel pieno centro storico in piazza Vittoria, tra i clienti dei bar e i passanti inorriditi. Le forze dell'ordine hanno fermato in tutto sette ragazzi tra i quindici e i vent'anni, ma in un primo tempo i vigili, impauriti, sembra non siano intervenuti, lasciando che i ragazzi si pestassero.
Grande omertà ha caratterizzato invece l'accoltellamento avvenuto in un bar della strada forse più degradata del quartiere Navile, a Bologna, via Ferrarese. Dove tre cinesi intorno alle 3 dell'altra notte sono stati accoltellati in un bar gestito da connazionali. La polizia non è riuscita finora a strappare una sola testimonianza nemmeno tra i feriti.
Infine, sempre nella città delle due torri, sabato pomeriggio un nigeriano di 38 anni è stato arrestato per violenza sessuale dopo che su un bus ha toccato le gambe di una sedicenne italiana a cui si era seduto vicino. Il gesto, notato da altro passeggero, un italiano di 31 anni, ha innescato una lite, finita solo l'arrivo dei controllori dell'azienda dei trasporti e poi della polizia, e con l'arresto del nigeriano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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