M5s prima lista ma forse non basta. Effetto Raggi a Ostia, affluenza ko

I grillini raddoppiano i voti sull'Isola. Nel Lazio municipio a rischio

M5s prima lista ma forse non basta. Effetto Raggi a Ostia, affluenza ko

Roma - L'impresa potrebbe essere sfuggita per un soffio ai grillini. Stando agli exit poll diffusi ieri sera a seggi chiusi, il Movimento 5 Stelle ha quasi raddoppiato i voti rispetto a cinque anni fa passando dal 18% a una forchetta compresa tra il 30 e il 34%. Risultato che confinerebbe Giancarlo Cancelleri tra i banchi dell'opposizione a Palazzo dei Normanni. Gli attivisti del movimento fondato da Grillo e Casaleggio senior hanno comunque continuato a crederci fino all'ultimo, guardando Cancelleri entrare mano nella mano con la consorte (proprio come fanno i premier a favore di telecamere) nel seggio elettorale della sua Caltanissetta. Il gran finale nella piazza palermitana dove si affaccia il teatro Massimo con tutti i big grillini presenti potrebbe quindi non essere stato sufficiente. Di Maio, lo stesso Grillo e Casaleggio junior erano lì per lanciare la volata al candidato grillino. Dicevano che la Sicilia sarebbe stata la terra del riscatto. E soprattutto l'ultimo grande traguardo in attesa delle politiche della primavera prossima. Il Movimento 5 Stelle, come premio di consolazione, conquista il titolo di primo partito dell'isola. L'unica cosa su cui i sondaggi hanno pochi dubbi. Insomma il testa a testa con Musumeci dovrebbe avere l'esito già annunciato nei sondaggi dei giorni scorsi. Come unica nota politica si segnala che la lista collegata al candidato Cancelleri prende un punto in percentuale meno dell'aspirante governatore. Cancelleri si è fermato su una forbice che va dal 33 al 37% (mentre la lista dei grillini resta un punto sotto in percentuale: 29-33%).

Anche il calo dei votanti dimostra che la chiamata alle urne dei grillini non ha registrato il consenso necessario. Cosa ben diversa è accaduta a Ostia dove la scarsa affluenza ha anche ragioni oggettive e tutt'altro che politiche. Nel X municipio della Capitale, commissariato da due anni e dove risiedono oltre 180mila persone con diritto di voto, il voto è stato infatti condizionato dal maltempo. In alcuni dei 183 seggi si è addirittura votato a lume di candela. In altri casi le forti precipitazioni hanno formato delle vere e proprie piscine intorno agli edifici scolastici. Per i più agguerriti critici dell'amministrazione Raggi è un effetto da addebitare alla poca cura dei tombini e delle caditoie e in genere alla scarsa manutenzione stradale da parte dell'amministrazione capitolina. Quasi un effetto boomerang, come ironizzano gli avversari dei grillini.

«La Raggi non riesce nemmeno a garantire l'accessibilità ai seggi - dice Andrea De Priamo (Fdi-An) vicepresidente dell'Assemblea capitolina - L'immagine dei seggi isolati e degli elettori costretti a tornare a casa per un temporale è la rappresentazione plastica del disastro visto in questi mesi di governo 5 Stelle a Roma».

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