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M5S, riunione d'emergenza per cacciarlo. Di Maio: "Io attaccato con odio"

Cinque Stelle alla resa dei conti, convocato d'urgenza il Consiglio nazionale del Movimento. Di Maio scalda i muscoli e striglia ancora i contiani: "Così mettono in difficoltà il governo"

M5S, riunione d'emergenza per cacciarlo. Di Maio: "Io attaccato con odio"

Dimaiani e contiani affilano i coltelli: l'ora dello scontro definitivo si avvicina. È convocato infatti per la serata di oggi il Consiglio nazionale del Movimento Cinque Stelle, una riunione d'emergenza che si preannuncia tesissima. Attorno a un tavolo si ritroveranno le anime pentastellate che negli ultimi giorni si sono fronteggiate senza esclusione di colpi, dividendosi tra fedelissimi di Giuseppe Conte e sostenitori di Luigi Di Maio, spina nel fianco dell'attuale leader. A quanto si apprende, nell'odierno summit grillino la discussione verterà proprio sulla linea politica da adottare e sulle recenti dichiarazioni polemiche del ministro degli Esteri, che proprio stamani è tornato a strigliare i 5 Stelle.

La resa dei conti

I pentastellati dovranno confrontarsi sulla posizione da adottare rispetto alla risoluzione di maggioranza in vista delle comunicazioni del premier Mario Draghi in Parlamento, alla vigilia del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. E poi dovrà essere affrontato il nodo Di Maio, alla luce degli attacchi rivolti da quest'ultimo a Giuseppe Conte proprio in merito alla linea politica del Movimento. Il Ministro, infatti, nelle scorse ore aveva criticato duramente il proprio partito in merito a una possibile risoluzione 5s contro l'invio di nuove armi a Kiev. Di fronte alle accuse di anti-atlantismo, la fronda fedele a Giuseppe Conte aveva alzato gli scudi e bollato Di Maio come un corpo ormai "estraneo al Movimento".

Non solo. In un'intervista a Repubblica, il vicepresidente M5s, Riccardo Ricciardi, si era anche spinto oltre auspicando provvedimenti contro l'ex capo politico. Ebbene, il momento della paventata resa dei conti sembra essere arrivato. Intanto, mentre la riunione decisiva si avvicina, le due frange andate allo scontro scaldano i muscoli. Di Maio - aveva attacccato in mattinata la vicepresidente del M5S Alessandra Todde - è "parte di un percorso che si pone in contrapposizione con linea che il M5s sta portando avanti in questo momento". E il titolare della Farnesina non ha esitato a ribadire con forza la propria linea. Senza nessun passo indietro.

Di Maio: "Io attaccato con odio"

Da parte dei Cinquestelle c'è "un atteggiamento poco maturo che tende a creare tensioni e instabilità all'interno del governo. Un fatto molto grave", ha tuonato lo stesso Di Maio in una nota diramata da poco, puntando il dito contro gli attuali vertici contiani del Movimento. "Invece di fare autocritica, decidono di fare due cose: attaccare, con odio e livore, il ministro degli Esteri e portare avanti posizioni che mettono in difficoltà il governo in sede Ue", ha attaccato. Poi, l'ultima bordata, l'ennesimo schiaffo ai pentastellati vicini all'ex premier: "Vengo accusato dai dirigenti della mia forza politica di essere atlantista ed europeista. Lasciatemi dire che, da ministro degli Esteri, davanti a questa terribile guerra rivendico con orgoglio di essere fortemente atlantista ed europeista. Ricordo innanzitutto a me stesso che abbiamo precise responsabilità: in ballo c'è il futuro dell'Italia e dell'Europa".

Sulle decisioni prese dall'odierno Consiglio grillino di fuoco potrebbe essere chiamata a esprimersi anche la base del Movimento.

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