Mario Draghi sarebbe dovuto rimanere a Madrid fino a domani. Nella capitale spagnola si sta svolgendo un importante vertice Nato al quale il premier italiano è stato chiamato a partecipare ma già stasera il presidente del Consiglio salirà a bordo dell'aereo di Stato per fare ritorno d'urgenza a Roma. L'incontro Nato di domani si dovrà svolgere senza di lui, richiamato in Italia per un Consiglio dei ministri eccezionale per la riduzione delle bollette. Al suo posto, a Madrid ci sarà il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. È impossibile non vedere anche ben altro, oltre al Cdm straordinario, dietro la decisione di Mario Draghi di far ritorno a Palazzo Chigi, alla luce delle minacce e le tensioni di queste ultime ore nelle maggioranza.
Da Madrid, dopo le esternazioni forti di Giuseppe Conte a seguito della presunta richiesta di Mario Draghi a Beppe Grillo di sollevare l'attuale leader politico del M5s per "inadeguatezza", il presidente del Consiglio ha risposto con la sua solita calma e flemma: "Ci siam parlati con Conte poco fa, lo avevo cercato stamattina, mi ha richiamato lui, abbiamo iniziato a chiarirci, ci risentiamo domani per vederci al più presto". E l'incontro potrebbe esserci già domani ma, comunque, Mario Draghi ha rassicurato tutti sulla tenuta della sua maggioranza: "No, il governo non rischia".
Nel frattempo, in attesa del ritorno di Mario Draghi, da Palazzo Chigi sottolineano che "il presidente del Consiglio non ha mai detto o chiesto a Beppe Grillo di rimuovere Giuseppe Conte dal M5S". E i fedelissimi di Beppe Grillo raccontano all'Adnkronos di uno sfogo avuto da Beppe Grillo in mattinata mentre si consumava lo psicodramma di Conte: "Ogni volta vengo strumentalizzato e raccontano cazzate su di me e su Draghi...". Mentre Mario Draghi ultimava il viaggio a Madrid, Giuseppe Conte è stato a colloquio per un'ora con Sergio Mattarella proprio su quanto avrebbe detto Mario Draghi.
Ma al di là delle lamentele di Giuseppe Conte, alle corde dopo l'uscita di Luigi Di Maio dal Movimento 5 stelle, ad agitare le acque di Palazzo Chigi c'è la discussione che si sta tenendo alla camera sullo ius scholae e sulla legalizzazione della coltivazione domestica di cannabis. Uno strappo voluto dalla sinistra contro il quale la Lega si è unita a Fratelli d'Italia per fare muro.
Questo pomeriggio, alla riunione d'urgenza della Lega convocata capogruppo alla Camera Riccardo Molinari in presenza di Matteo Salvini il clima era molto teso. Lo slancio in avanti di Pd e M5s viene considerato una "inammissibile forzatura" e una "volgare provocazione che mette a rischio la maggioranza e il governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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