Elezioni politiche 2022

"E poi candida Di Maio…". Così Renzi inchioda Letta

Il leader di Italia Viva entra a gamba tesa nel dibattito sul presidenzialismo e smaschera l'ipocrisia di Letta: "Attacca Berlusconi ma Di Maio chiese l'impeachment di Mattarella"

"E poi candida Di Maio…". Così Renzi inchioda Letta

La predica, anche in questo caso, è arrivata dal pulpito sbagliato: quello di chi travisa la realtà e ha la memoria corta. Molto corta. Gli attacchi strumentali rivolti nelle scorse ore a Silvio Berlusconi per le sue considerazioni sul presidenzialismo hanno rivelato, ancora una volta, tutta l'ipocrisia della sinistra. Con la bava alla bocca, i leader dell'ammucchiata elettorale rossa si erano precipitati a inveire contro il Cavaliere, insinuando che avesse mandato un preavviso di sfratto a Mattarella. E poco importa che l'ex premier avesse fermamente smentito quella interpretazione. Ad alzare i toni, in particolare, era stato il segretario Pd Enrico Letta, scatenato contro il fondatore di Forza Italia.

"È cominciato l'assalto a Mattarella", aveva strillato il leader dem, agitando il solito spauracchio della destra brutta, cattiva e "pericolosa". Nella sua invettiva contro Berlusconi e il centrodestra, però, Letta non si rendeva conto dell'imbarazzante contraddizione della quale si stava rendendo protagonista. A inchiodare il segretario Pd per quell'attacco pieno di incoerenze ci ha pensato Matteo Renzi. Intervenendo nella serata di ieri al talk show Controcorrente, su Rete4, il leader di Italia Viva ha infatti affermato: "Vorrei una campagna non sulle polemiche. Chi critica Berlusconi è il Pd che candida Di Maio. Di Maio aveva detto che a Mattarella andava fatta la procedura di impeachment e ora il Pd lo candida. Siamo seri...". Colpito e affondato Letta.

Come già avevamo ricordato su queste pagine, nel 2018 l'allora capo politico dei pentastellati arrivò infatti a chiedere apertis verbis lo stato d'accusa per il presidente della Repubblica. Ne scaturirono accese polemiche bipartisan e in quell'occasione, per onore di verità, a criticare con fermezza la proposta del leader grillino fu proprio Silvio Berlusconi. "Il Movimento Cinque Stelle che parla di impeachment è come sempre irresponsabile", tuonò il leader di Forza Italia. Chissà, forse Enrico Letta era assente o distratto, al punto da non accorgersi nemmeno oggi di essersi alleato con l'ex fustigatore del Colle poi pentito.

"A Di Maio non rimprovero tanto il fatto che è andato al Nazareno a chiedere una poltrona, da quelli che attaccava e accusava su Bibbiano, ma soprattutto sottolineo che è ministro degli Esteri e sono sei mesi che si occupa solamente di come piazzare i suoi amici", ha inoltre bacchettato Renzi su Rete4, tornando così a punzecchiare sia il leader di "Insieme per il futuro", sia quello del Pd. Sul tema del presidenzialismo, poi, il senatore fiorentino ha dichiarato: "Per me serve l'elezione diretta non per il presidente della Repubblica ma per il presidente del Consiglio.

Ma ognuno dica la sua, senza attaccare gli altri".

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