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Manovra, il governo pone la fiducia. E le opposizioni insorgono

La commissione Bilancio dà l'ok al testo. Ma le opposizioni accusano: è diverso da quello bollinato. Scoppia il caos a Palazzo Madama

Manovra, il governo pone la fiducia. E le opposizioni insorgono

La commissione Bilancio del Senato, nonostante le polemiche delle opposizioni, che hanno abbandonato i lavori, ha dato luce verde al maxi emendamento alla manovra economica. Mentre il testo passa all'Aula di Palazzo Madama per il voto finale della fiducia, esplodono le proteste contro il governo gialloverde. L'accusa è che siano stati fatti cambiamenti rispetto al testo "bollinato" dalla Ragioneria dello Stato. Così, quando il governo pone la questione di fiducia, in aula rimbombano grida e insulti. "Vergognatevi!", si alza dai banchi delle opposizioni.

"Stanno nascondendo le carte dimostrando un dilettantismo imbarazzante e indegno per la gestione di una legge di bilancio del Paese", denuncia la capogruppo dei senatori di Forza Italia in Senato, Anna Maria Bernini. A Palazzo Madama la tensione è altissima. E, dopo lo scontro in commissione Bilancio, le opposizioni sono andate a chiedere l'immediata convocazione della capigruppo appellandosi direttamente al presidente Maria Elisabetta Casellati perché, questa la tesi, sono saltate tutte le regole sui lavori parlamentari della legge di Bilancio. "Non rinunciamo a parlare", tuona il capogruppo dei senatori dem, Andrea Marcucci, arrivando a minacciare il ricorso alla Corte Costituzionale. Lo stesso Marcucci viene "pizzicato" dai cronisti dell'Agi in Transatlantico mentre discute animatamente con il capogruppo pentastellato Stefano Patuanelli. "Siamo oltre ogni limite della ragionevolezza - gli urla contro - non vi azzardate a dire che c'è stato un voto in commissione. Vi avevamo concesso due ore di tempo per discutere di una manovra, e siamo stati fin troppo generosi". "Non abbiamo fatto alcuna discussione - conclude poi - siete venuti in commissione solo per modificare il testo". Lo scontro è violentissimo e a più riprese viene chiesto alla Casellati che non venga avallato un vulnus nei confronti del parlamento.

"Più povertà per tutti: fatto" è la frase esposta su alcuni cartelli mostrati nell'Aula di Palazzo Madama dai senatori di Forza Italia (guarda il video). E, durante la discussione generale della legge di Bilancio, la Bernini accusa la maggioranza di essere "dilettante, ridicola e pericolosa". "Siamo sconcertati - li incalza poi - cosa state tenendo nascosto agli italiani? Fate vedere le carte, ora basta". Intervendo in aula, la presidente dei senatori azzurri accusa apertamente la maggioranza di far fare al parlamento "la figura dei cialtroni". "Volete farci approvare questa manovra a scatola chiusa", accusa tra gli applausi delle opposizioni. Dai loro banchi, come racconta l'AdnKronos, i grillini, incapaci di rispondere nel merito, si mettono ad agitare uno scoiattolo in peluche in risposta all'operazione lanciata nei giorni scorsi da Silvio Berlusconi per stanare parlamentari Cinque Stelle disposti a lasciare l'attuale maggioranza. Le accuse all'esecutivo gialloverde, però, ormai piovono da tutto il parlamento.

"Quattro mesi passati a raccontare frottole agli italiani - lamentano da Fratelli d'Italia - per poi ridursi all'ultimo a prendere ordini da Bruxelles, calpestare regolamenti e buonsenso, imponendo infine la fiducia a un maxiemendamento scritto ormai non si sa più da quante e quali manine".

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