Manovra, si tratta con le banche per un contributo "volontario"

Lo scopo del Tesoro è concordare lo sblocco delle riserve di capitale. L'aumento della tassa di soggiorno per aiutare l'inclusione dei disabili

Manovra, si tratta con le banche per un contributo "volontario"
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Tra Palazzo Chigi e Via XX Settembre si lavora a ritmo serrato per chiudere il capitolo delle coperture della manovra. L'obiettivo è raggiungere un'intesa con banche e assicurazioni, che assicuri al Bilancio circa 4,5 miliardi di euro attraverso un contributo straordinario concordato, senza ricorrere a nuove imposte. Una trattativa silenziosa ma fondamentale è in corso tra il Tesoro, le banche e le compagnie assicurative. Il nodo è, soprattutto, la formula giuridica in modo da non incorrere nei rilievi della Corte costituzionale: un'operazione volontaria, ma costruita in modo da garantire pieno consenso degli operatori. È certo l'interesse del Mef a non terremotare i bilanci.

Il contributo, quindi, non sarà una nuova tassa straordinaria sugli extraprofitti, ma un accordo con gli istituti di credito per lo sblocco delle riserve accantonate con il decreto Asset del 2023. Allora le banche avevano potuto evitare il pagamento dell'imposta sugli extraprofitti destinando a riserva una somma pari a 2,5 volte il valore della tassa (6,2 miliardi). Liberare quelle risorse su base volontaria avrebbe la forma di un contributo e non del prelievo, giacché gli istituti accetterebbero di versare un'aliquota del 26 o del 27,5% (e non del 40% come previsto nel 2023) su una riserva bloccata e potrebbero aumentare i dividendi sui quali lo Stato preleverebbe circa 1,2 miliardi di capital gain. "Giorgetti ci ha assicurato che non ci saranno tasse sugli extraprofitti", ha detto il leader azzurro Antonio Tajani. "Attenti a usare la parola tassa", ha avvertito anche il segretario della Fabi Lando Sileoni, che auspica un accordo. Occorre, inoltre, ricordare che nel biennio 2025-2026 gli istituti anticipano circa 4 miliardi allo Stato, ricevendo in cambio la possibilità di compensare parte delle imposte differite (le cosiddette Dta). Per le compagnie assicurative, dopo il prelievo sull'anticipo dell'imposta di bollo sulle polizze vita (1,2 miliardi), resta in discussione anche l'ipotesi di una tassa legata alle polizze catastrofali.

Sul dettaglio di tutte le altre misure il Mef è al lavoro con conteggi e simulazioni. Sull'Irpef si attende di capire se ci sarà o meno una sterilizzazione del beneficio per i redditi più alti: un indizio lo dà Tajani, facendo intendere che il beneficio sarà "per tutti". Non è ancora chiusa nemmeno la partita sulla rottamazione, fortemente voluta dalla Lega. Riguarderà tutto il 2023, ma resta da definire il perimetro: dovrebbe riguardare le cartelle da mancati versamenti, non quelle da accertamenti.

Intanto, nel decreto Anticipi, approvato dal Consiglio dei ministri di martedì, entra la proroga per il 2025 delle misure incrementali della tassa di soggiorno. Il 30% del gettito extra sarà destinato al bilancio statale per finanziare il fondo per l'inclusione delle persone con disabilità e quello per l'assistenza ai minori. Secondo l'Osservatorio Jfc, nel 2025 l'imposta porterà 1,2 miliardi, con un aumento del 15,8% rispetto all'anno precedente che porterebbe circa 50 milioni allo Stato.

Sul fronte economico e sociale, la manovra conferma il sostegno alle imprese con il ritorno del super ammortamento per gli investimenti in beni materiali, per un valore di 4 miliardi in tre anni. "Siamo consapevoli che la coperta non è lunga, ma la via dell'iper e super ammortamento è una buona via, che comunque aiuta le nostre imprese", ha dichiarato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che ha espresso "apprezzamento per la tenuta del debito".

"C'è sensibilità del governo a sostenere il lavoro in tutte le sue forme", ha sottolineato la ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone, annunciando misure di supporto ai rinnovi contrattuali per 2 miliardi. Per le famiglie sono previsti 3,5 miliardi nel triennio, destinati a natalità e sostegno alla povertà. La novità principale è la revisione dell'Isee, con l'esclusione della prima casa dal calcolo entro un valore catastale di 75mila euro.

Confermati il terzo mese di congedo parentale retribuito all'80% e il bonus nuovi nati, mentre il bonus mamme dovrebbe salire da 40 a 60 euro mensili. A chiudere il quadro, la Cisl lancia la campagna Il cammino della responsabilità, con l'obiettivo di promuovere "un Patto sociale che leghi crescita, salari, coesione e partecipazione".

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